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Tutti gli scarti di lavorazione, soprattutto cimali e ramaglia, venivano bruciati per evitare di essere di intralcio all’imposto, ma anche per riscaldarsi nelle giornate più rigide. Il materiale così allestito veniva sistemato, una parte all’imposto e una parte, secondo le richieste pervenute al titolare, caricato direttamente su un camion (foto21) di proprietà dell'impresa forestale, e portato nella segheria della ditta utilizzatrice (foto22). Questo materiale era soprattutto paleria sottile e grossa, per il mercato locale ma anche destinato a Regioni limitrofe, oltre a una buona parte destinata a legna da ardere. Foto 21: carico manuale dell’autotreno Foto22: autotreno carico con la paleria pronto per il trasporto in segheria 102
Alla segheria gli assortimenti erano ulteriormente lavorati, la paleria scortecciata ed appuntata, per poi essere pronta per essere venduta ad altre ditte che venivano a caricare con mezzi propri. Nell’utilizzazione del bosco di castagno, nonostante fosse impiegato un notevole numero di operatori (tenuto conto che anche il titolare e avvolte suoi familiari lavoravano in cantiere) la sua organizzazione era poco efficiente, perché scarsamente programmata e pianificata. La programmazione del cantiere nonostante il numero considerevole di operatori era insufficiente, non vi era una figura di capo-squadra e tutti gli operai non avevano nessun tipo di formazione ai lavori forestali, ma solo i più anziani molta esperienza. Tutto ciò rendeva le operazioni più lunghe e disperdeva la forza lavoro perché scarsamente coordinata. Nel cantiere forestale non vi era nessuna cartellonistica dove vanno riportati i pittogrammi. Gli stessi operatori, presenti nel cantiere, non hanno in nessuna operazione osservata impiegato i DPI anzi questi non erano nemmeno presenti sul posto di lavoro, a differenza di altri cantieri studiati. Dai tempi rilevati durante le operazioni di esbosco è stata calcolata la produttività della squadra formata da 6 cavalli e due cavalieri (graf.19). Dal rilievo del diametro a 1,30 e dell’altezza delle piante è stato calcolato il volume del carico medio di esbosco pari a 0,2 m 3 e il volume della pianta media 0,08 m 3 . m 3 /h/s quadra 6 5 4 3 2 1 0 y = 10099x -1,7516 R 2 = 0,8887 0 50 100 150 200 250 D is tanz a (m) Grafico 19: andamento delle produttività della squadra nell'esbosco del legno lungo La produttività del cantiere 2, riferita a un singolo operatore, è stata riportata nel confronto fra i cantieri di castagno nel grafico (graf.27). 103
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RIASSUNTO Le utilizzazioni forestal
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LISTA DEGLI ACRONIMI AISF Accademia
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PREMESSA E’ certo che, parallelam
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OBIETTIVI DEL LAVORO Lo scopo princ
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A tal riguardo in Italia, da qualch
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costituisce una scienza a sé stant
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• Trasporto. In tutte queste oper
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molto alte. L’impiego di queste m
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delle specie in via di estinzione (
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Di fatto il regio decreto del 1923
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Il punto più critico di questa “
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