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università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

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3.3.2 Caratteristiche generali del paesaggio forestale e del clima<br />

Le latifoglie autoctone sono le principali costituenti dei boschi <strong>della</strong> Regione: i boschi<br />

misti mesoxerofili querceti <strong>di</strong> roverella (Quercus pubescens Willd.), gli orno-ostrieti<br />

(Ostrya carpinifolia Scopoli e Carpinus betulis L.) e le cerrete (Quercus cerris L.)<br />

occupano oltre la metà del territorio boscato umbro.<br />

Si tratta <strong>di</strong> formazioni in genere si sono affermate spontaneamente e rinnovate per via<br />

naturale da lungo tempo, e quin<strong>di</strong> in equilibrio con i fattori regionali dell'ambiente fisico e<br />

biotico.<br />

Il paesaggio forestale umbro risente nei suoi aspetti climatici e geomorfologici molto <strong>della</strong><br />

sua orografia e <strong>della</strong> centralità <strong>della</strong> Regione rispetto alla dorsale appenninica.<br />

I popolamenti più ricorrenti si possono raggruppare nelle seguenti gran<strong>di</strong> categorie:<br />

• Boschi misti mesofili.<br />

• Boschi a prevalenza <strong>di</strong> querce (Quercus cerris L., Quercus ilex L., ecc.).<br />

• Boschi misti meso-xerofili: costituiti principalmente da leccio (Quercus ilex<br />

L.), corbezzolo (Arbutus unedo L.) e molte altre specie sclerofille me<strong>di</strong>terranee.<br />

• Faggete pure (Fagus sylvatica L.) o consociate ad altre latifoglie soprattutto<br />

aceri (Acer spp) e carpini bianco e nero.<br />

• Castagneti (Castanea sativa Miller) cedui e fustaie.<br />

• Boschi puri o misti <strong>di</strong> conifere montane abete bianco (Abies alba L.), pino nero<br />

varietà nigra e laricio, pino silvestre (Pinus sylvestris L.) ecc..<br />

• Conifere me<strong>di</strong>terranee principalmente pino d’Aleppo (Pinus halepensis Miller),<br />

pino domestico (Pinus pinea L.), pino marittimo (Pinus pinaster Aiton) ecc.<br />

La loro evoluzione e conservazione viene fortemente con<strong>di</strong>zionata dalla natura<br />

geomorfologia dei terreni, ma soprattutto dal clima. L’Umbria, infatti, pur non avendo<br />

sbocchi sul mare, presenta delle caratteristiche climatiche piuttosto me<strong>di</strong>terranee, con estati<br />

cal<strong>di</strong> e asciutte ed inverni miti; la temperatura raramente raggiunge valori minimi molto<br />

bassi. Ciò viene influenzato dalla posizione geografica <strong>della</strong> Regione ubicata nel cuore<br />

<strong>della</strong> dorsale appenninica dell’Italia centrale. L’escursione termica annua generalmente è<br />

molto alta e un po’ come tutto l’andamento climatico del territorio umbro, risente <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>stanza dal mare, dell’altezza e <strong>della</strong> morfologia nelle varie località regionali <strong>della</strong> dorsale<br />

appenninica. Quest’ultima costituisce una forte barriera alla penetrazione sia <strong>degli</strong> influssi<br />

del mare Adriatico che delle masse <strong>di</strong> aria fredda provenienti da nord-est. Lo stesso<br />

fenomeno si verifica anche verso il mare Tirreno, ma in maniera molto più limitata. Nelle<br />

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