università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

m 3 /h/operatore
8
7,5
7
6,5
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
0 50 100 150 200 250 300
Distanze (m)
Grafico 29: confronto delle produttività ad operatore
nell’esbosco dei cantieri di faggio
y = 141,65x -0,8293
R 2 = 0,3609
y = 2898,1x -1,2957
R 2 = 0,7738
y = 424,34x -1,1057
R 2 = 0,613
fag1 verricello
fag2 verricello
fag3 verricello
Nell'altro cantiere di faggio (fag2), invece, l’elevata produttività è dovuta sia al tipo
diverso di intervento (II°diradamento), ma soprattutto alla maggiore età del popolamento e
quindi al volume delle singole piante esboscate, che era molto più alto, rispetto agli altri
due cantieri analizzati.
Anche per questi cantieri sarebbe stato interessante confrontare i valori di produttività
ottenuti con quelli che si possono avere con l’impiego del verricello forestale, ma non è
stato possibile in quanto, le imprese analizzate, non usano questo tipo di attrezzatura.
Le principali considerazioni che si evincono dallo studio nel suo complesso, rappresentano
un dato incontrovertibile sulla struttura delle imprese forestali di prima trasformazione,
che, così come già si evince dallo stato dell'arte, risulta essere piuttosto debole e
vulnerabile.
Dal presente studio, infatti, l'impresa prevalente è quella con forma giuridica semplice e/o
individuale, in cui predomina una organizzazione fondamentalmente elementare, con una
gestione dei lavori di tipo familiare. In questo tipo di struttura piramidale, il titolare è colui
che coordina tutte le attività e sovente risulta anche un addetto ai lavori, insieme ai suoi
familiari, coadiuvato da poche persone, chiamate solo per le utilizzazioni.
L'interesse prevalente di questo tipo di impresa è molto limitato e generalmente agisce su
volumi d'affari, sufficienti esclusivamente al loro mantenimento.
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