università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

m 3 /h/operatore
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
0 50 100 150 200 250 300
Distanze (m)
y = -0,0057x + 2,761
R 2 = 0,5676
y = -0,0038x + 2,3486
R 2 = 0,5767
y = -0,005x + 4,027
R 2 = 0,6389
Grafico 28: confronto delle produttività ad operatore
nell’esbosco dei cantieri quercini
querc2 gabbie
querc1 gabbia
querc3 rimorchio
Una considerazione a parte va fatta per il cantiere quercino (querc3), in cui è risultata una
produttività maggiore, in quanto l’esbosco è stato eseguito, sempre con un trattore
agricolo, ma munito però di rimorchio. Ciò appare del tutto ovvio, ma va considerato che
questa metodologia si rende possibile solo quando vi è un'alta densità di viabilità interna
nella particella tagliata e la pendenza orografica non compromette il ricorso a questo tipo
di esbosco.
Sarebbe stato interessante confrontare le produttività di questi cantieri, con quelle che si
possono ottenere con l'esbosco a soma degli animali o con le canalette in PVC.
Questo non è stato possibile in quanto, tra le imprese studiate, nessuna ha mai impiegato le
suddette metodolgie.
In tutti i cantieri di faggio (graf.29), il sistema di lavoro è stato quello del legno lungo, con
esbosco eseguito con trattore gommato agricolo, dotato di verricello tradizionale.
Nei cantieri di faggio (fag1 e fag3), non sono risultate delle notevoli differenze di
produttività, in quanto sia l'età del popolamento e sia il tipo di intervento (I° diradamento)
erano molto simili fra loro.
129