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analizzata la loro diversa tipologia di lavoro, che solitamente non dipende solo dalle
singole capacità imprenditoriali del titolare, ma soprattutto dalla loro possibilità economica
di poter acquistare più lotti boschivi nel corso di un anno. In particolare sono state
analizzate le specie maggiormente lavorate annualmente (tab.8) dalle imprese individuate e
le principali fasi di lavoro effettuate nelle utilizzazioni boschive (tab.9).
Specie Lazio Umbria Campania
Quercus spp 3 4 2
Castanea sativa 3 1 5
Fagus sylvatica 3 2 1
Latifoglie miste 1 3 2
Tabella 8: specie maggiormente lavorate dalle imprese analizzate
La maggior parte delle specie forestali utilizzate (tab.8), nel campione di imprese forestali
individuato, rappresenta quelle principalmente presenti nelle aree geografiche studiate, ma
anche quelle che consentono di ottenere gli assortimenti legnosi, più richiesti dai mercati
locali in cui le imprese lavorano o limitrofi. Dall’indagine è emerso anche che la maggior
parte delle ditte analizzate esegue i lavori di taglio ed esbosco delle tagliate utilizzate
(tab.9), in qualche caso invece, l’esbosco viene eseguito da altra impresa 25 , la quale spesso
viene contattata solo per svolgere questa fase dell'utilizzazione, e poi vende il materiale
estratto dal bosco direttamente all’imposto.
Qualche altra ditta, invece, esegue solo il trasporto fino in segheria, soprattutto nel caso in
cui sono stati ricavati assortimenti più pregiati che vengono acquistati all'imposto e
destinati ad altre lavorazioni industriali.
Operazione Lazio Umbria Campania
Taglio ed esbosco 4 6 3
Esbosco 1 2 3
Trasporto 3 1 1
Segheria 2 1 3
Tabella 9: operazioni eseguite dalle imprese analizzate
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Si tratta in particolare di imprese forestali, che effettuano l’esbosco con l’ausilio degli animali soprattutto
muli e cavalli, le quali preferiscono essere organizzate solo per svolgere questa operazione.
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