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depositi permanenti dell’impresa utilizzatrice, che in qualche caso, possono trovarsi anche
più lontani, rispetto al lotto utilizzato 28 . La distanza del cantiere forestale, quindi, ha
sempre dei risvolti positivi, soprattutto quando è la stessa impresa forestale ad eseguire
tutte le operazioni di utilizzazione, in quanto queste spese, hanno notevoli ripercussioni
sul suo bilancio economico annuale. Tale aspetto, se da un lato impedisce l’ingrandimento
delle imprese, né garantisce però la loro sopravvivenza, per cui senza la loro attività in
bosco, molti popolamenti forestali resterebbero ancor di più non gestiti e abbandonati.
Altro aspetto importante analizzato sono state le giornate effettive di lavoro in bosco,
anch’esse fortemente condizionate soprattutto dalla organizzazione dell’impresa, infatti più
è grande perché meglio dotata di risorse economiche, e più riesce a lavorare
maggiormente, riuscendo ad acquistare più lotti boschivi o ad eseguire lavori anche nei
periodi estivi.
Dalle informazioni raccolte si evidenzia anche come i giorni di lavoro in bosco, sono
dovuti non solo alle condizioni sfavorevoli e disagiate dei cantieri forestali, fortemente
condizionate dall'andamento climatico, ma anche alla normale apertura e chiusura della
stagione silvana in genere.
Giorni Lazio Umbria Campania
30-60 2 1 0
61-80 3 5 3
81-100 4 4 5
Oltre 100 1 0 2
Tabella 10: giornate medie di lavoro in bosco delle imprese
Le imprese che lavorano per più di cento gg risultano solo tre (tab.10) ed erano quelle
maggiormente organizzate sia con mezzi che operai con contratti stagionali. La forte
diminuzione del periodo di lavoro in bosco, non è dovuta solo alle possibilità economiche,
ma anche ad una mancanza di programmazione forestale, soprattutto quando le imprese si
trovano ad utilizzare i boschi di proprietà privata.
In base alle loro informazioni, infatti, sono rarissimi i proprietari privati che gestiscono
razionalmente i loro boschi, almeno alla scadenza del turno minimo di utilizzazione.
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In più di qualche colloquio i titolari delle imprese hanno riferito di aver subito dei furti di legna esbsocata,
di attrezzature o di mezzi lasciati nel cantiere forestale. Questi non sono stati quasi mai denunciati alle
autorità preposte, per paura di ispezioni sulle maestranze impiegate o controlli fiscali sulle attività della
propria ditta. In molti casi il titolare ha riferito che in successivi cantieri forestali, la legna è stata portata nel
deposito della ditta.
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