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università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

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Nonostante tutto però l’intera filiera riesce ad attivare, almeno nei primi segmenti, una<br />

notevole occupazione, in quanto, è sempre più in crescita la domanda sia <strong>di</strong> paleria <strong>di</strong><br />

qualità, per l’impiego in viticoltura, e sia <strong>di</strong> legname da opera soprattutto <strong>di</strong> castagno, che<br />

trova largo impiego, oltre che nell’industria del mobile anche nell’arredo rustico e nelle<br />

travature.<br />

Solitamente le <strong>di</strong>tte <strong>di</strong> utilizzazione che acquistano i tagli boschivi effettuano<br />

l’abbattimento in proprio, affidando altre parti (esbosco e trasporto) ad altre <strong>di</strong>tte. La<br />

maggior parte <strong>degli</strong> assortimenti ottenuti, vengono commercializzati <strong>di</strong>rettamente dalla<br />

<strong>di</strong>tta utilizzatrice, solo in zona ed in qualche caso in mercati extraregionali, ma in questi<br />

ultimi casi si commercia solo la pezzatura ottenuta in bosco o all’imposto.<br />

Cercare <strong>di</strong> dare un’immagine esaustiva del sistema forestale regionale è un lavoro molto<br />

arduo e complesso, sia per le numerosissime <strong>di</strong>fferenziazioni e peculiarità che lo<br />

contrad<strong>di</strong>stinguono e sia per una <strong>di</strong>ffusa <strong>di</strong>ffidenza molto presente nel settore, così come<br />

emerso anche in altri <strong>stu<strong>di</strong></strong> effettuati (Verani S., Sperna<strong>di</strong>o G., 2005).<br />

3.1.4 L’iter amministrativo per l’esecuzione delle utilizzazioni<br />

Nella Regione Campania (LR11/96) la normativa riguardante il taglio dei boschi<br />

comprende due gran<strong>di</strong> categorie:<br />

1. i boschi privati;<br />

2. quelli comunali o <strong>di</strong> altri Enti.<br />

Il proprietario privato che vuole tagliare un bosco <strong>di</strong> alto fusto o ceduo <strong>di</strong> superficie<br />

superiore ai 10 ha, deve presentare una istanza alla Comunità Montana o<br />

all’Amministrazione provinciale competente per territorio. Per i boschi cedui che hanno<br />

una superficie ricadente al taglio superiore ai 10 ha e per i boschi <strong>di</strong> alto fusto deve essere<br />

allegato all’istanza un progetto <strong>di</strong> taglio redatto da tecnico regolarmente abilitato. L’Ente<br />

ricevuta l’istanza rilascia l’autorizzazione e invia copie all’ufficio tecnico regionale<br />

forestali e al comando stazione del CFS Il Comune o l’Ente proprietario <strong>di</strong> un bosco che<br />

intende tagliare deve fare istanza 11 in cui ha l’obbligo <strong>di</strong> precisare sia la sezione boschiva<br />

che intende utilizzare e sia se tale prelievo rientra nelle previsioni del piano economico<br />

dove vigente. L’Ente delegato ricevuta l’istanza la invia al settore tecnico amministrativo<br />

che deve esprimere il parere <strong>di</strong> competenza.<br />

11<br />

A tale domanda a firma del Sindaco, o del rappresentante legale dell’Ente, deve essere allegata la delibera<br />

<strong>della</strong> giunta dell’Ente munita <strong>degli</strong> estremi <strong>di</strong> approvazione <strong>degli</strong> organi <strong>di</strong> controllo<br />

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