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università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

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Di fatto il regio decreto del 1923 non è stato mai formalmente abrogato, così come le<br />

PMPF sono oggi ancora vigenti. Per più <strong>di</strong> cinquanta anni tali competenze sono state<br />

centralizzate, con i suddetti DPR, esse sono state decentrate alle Regioni, restando allo<br />

Stato solo funzioni <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> programmazione generale, prima con il MIPAF ora<br />

con il MIPAAF.<br />

A questo alla fine <strong>degli</strong> anni novanta si è aggiunto anche il ministero MATTM.<br />

Questo passaggio amministrativo ha inciso profondamente sulla situazione forestale<br />

nazionale (CNEL, CIPE, AAVV) ed ha contribuito ad avere una forte <strong>di</strong>somogeneità tra le<br />

singole Regioni del nostro Paese. In esse, infatti, si sono concretizzate <strong>di</strong>verse strategie sia<br />

a livello normativo che organizzativo delle competenze in materia forestale per una<br />

molteplicità <strong>di</strong> fattori.<br />

La Legge n°984/77, meglio ricordata come legge “Quadrifoglio”, forniva linee <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

generale in materia agro-forestale, senza separare però gli obiettivi dell'agricoltura da<br />

quelli forestali, che restavano nel complesso ancora del tutto marginali. La componente<br />

forestale risultava prevalentemente solo produttiva dando impulso alla selvicoltura, in<br />

particolare me<strong>di</strong>ante il finanziamento dell’arboricoltura da legno, con l’impianto <strong>di</strong><br />

piantagioni artificiali con specie a rapido accrescimento.<br />

Con la Legge n°752/86, invece, si crearono le basi per la redazione dello schema del Piano<br />

Nazionale Forestale (PNF) il quale fornì le linee guida per la programmazione forestale<br />

nazionale in coerenza e in ottemperanza dei Regolamenti europei. Ciò, però non ha evitato<br />

la mancata azione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento da parte dello Stato, attraverso una nuova legge<br />

forestale (AA.VV.). In tale contesto ci sono Regioni che hanno adottato proprie strutture<br />

forestali, in altre si è verificata una delega ad altri Enti locali territoriali 7 mentre in altre<br />

non si è provveduto neanche all’aspetto normativo, me<strong>di</strong>ante la pubblicazione <strong>di</strong> una legge<br />

forestale regionale e del relativo regolamento.<br />

Per tutte le Regioni, invece, si è verificato un inadeguato trasferimento finanziario e <strong>di</strong><br />

personale da rendere generalmente “insufficiente” una normale e corretta gestione forestale<br />

sostenibile (CIPE, CNEL e AA.VV.), inoltre, la stesura <strong>di</strong> leggi forestali regionali ha<br />

rappresentato solo una sorta <strong>di</strong> integrazioni rispetto alla forestale del 23.<br />

In tale situazione il principale atto <strong>di</strong> programmazione a livello nazionale è stato il Piano<br />

Nazionale Forestale (PNF 1987), e subito dopo la pubblicazione dei dati del primo<br />

Inventario Forestale Nazionale (IFN 1985). Il PNF con durata decennale è a tutto oggi<br />

purtroppo non ancora rinnovato, mentre sono stati ufficializzati i dati delle sole superfici 8<br />

7 Comunità Montane, Province e Comuni.<br />

8 Sono ancora da ufficializzare tutti i dati relativi ai serbatoi <strong>di</strong> carbonio.<br />

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