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università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

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Figura 1: localizzazione dei boschi in Italia<br />

(IFNC 2005)<br />

La forma <strong>di</strong> governo maggiormente presente nei boschi italiani è il ceduo con il 53 %, le<br />

fustaie risultano pari al 43 % e il 4 % è costituito da macchia me<strong>di</strong>terranea (IFNC 2005).<br />

Tra i cedui le specie maggiormente <strong>di</strong>ffuse risultano: il castagno (Castanea sativa Miller), i<br />

carpini (Carpinus betuluis L. e Ostrya carpinifolia Scopoli) e le querce (Quercus spp.)<br />

<strong>di</strong>ffuse soprattutto in popolamenti ubicati in zone collinari e pedemontane, mentre nelle<br />

stazioni montane sia alpine che appenniniche domina incontrastato il faggio (Fagus<br />

sylvatica L.).<br />

Tra le fustaie, quasi sempre costituite da boschi puri <strong>di</strong> conifere, le specie predominanti<br />

risultano: l’abete rosso (Picea abies Karst), l’abete bianco (Abies alba Miller), il larice<br />

(Larix decidua Miller), i pini montani e me<strong>di</strong>terranei, mentre nelle formazioni<br />

appenniniche predomina il faggio.<br />

I boschi italiani presentano una spiccatissima eterogeneità e grande ricchezza <strong>di</strong> specie<br />

completamente <strong>di</strong>fferenti tra una zona e un’altra, garantendo così una notevole bio<strong>di</strong>versità<br />

forestale, presente in tutta la penisola italiana.<br />

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