31.05.2013 Views

università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

maestranze a cottimo o a stagione silvana, a secondo <strong>della</strong> grandezza e <strong>della</strong> capacità<br />

impren<strong>di</strong>toriale dell’impresa forestale. Da un indagine regionale (Petenella D. et al., 1998)<br />

la manodopera boschiva impiegata nelle utilizzazioni forestali in Umbria risultava così<br />

<strong>di</strong>stribuita:<br />

• il 68 % <strong>degli</strong> addetti forestali risultava <strong>di</strong> età inferiore ai 40 anni,<br />

• il 32 % dei titolari delle <strong>di</strong>tte compresa in una età tra 30 e 40 anni.<br />

Nelle imprese forestali a carattere familiare nel 36 % dei casi il titolare è affiancato da un<br />

figlio o un parente stretto generalmente giovane, che ha intenzione <strong>di</strong> continuare l’attività<br />

impren<strong>di</strong>toriale, inoltre, più del 50 % dei titolari, a parità <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to, <strong>di</strong>chiara che non<br />

svolgerebbe un’altra attività nel settore agro-forestale.<br />

A questa situazione <strong>di</strong> carenza organizzativa delle <strong>di</strong>tte forestali, si aggiunge la “povertà”<br />

qualitativa dei soprassuoli forestali regionali, i cui prelievi legnosi riguardano in maniera<br />

prevalente la legna da ardere. Queste utilizzazioni si concentrano soprattutto nelle proprietà<br />

boschive comunali e private, con produzioni a basso red<strong>di</strong>to e superfici molto frammentate<br />

sul territorio regionale, che ne pregiu<strong>di</strong>ca anche il livello sia gestionale che <strong>di</strong> controllo.<br />

3.3.4 L’iter amministrativo per l’esecuzione delle utilizzazioni<br />

Considerando che i boschi <strong>della</strong> Regione Umbria per circa l’85% sono governati a ceduo<br />

la legislazione regionale ha dato particolare attenzione alle prescrizioni forestali che<br />

consentono <strong>di</strong> garantire la migliore rinnovazione per via agamica <strong>di</strong> questi boschi,<br />

cercando <strong>di</strong> mitigare per quanto possibile le mo<strong>di</strong>fiche temporanee delle utilizzazioni<br />

boschive che comunque possono produrre.<br />

Anche nella Regione Umbria vige per l’esecuzione dei tagli boschivi la comunicazione e<br />

l’autorizzazione agli Enti preposti. Il Regolamento forestale ha introdotto il silenzio<br />

assenso, nei casi in cui è prevista l’autorizzazione, e solo la comunicazione preventiva per<br />

<strong>di</strong>versi interventi che precedentemente avevano bisogno <strong>di</strong> autorizzazione. Per tutti gli<br />

interventi selvicolturali che interessano una superficie accorpata minore ai 5 ha deve essere<br />

presentata all’Ente competente per territorio, una comunicazione <strong>di</strong> taglio (art. 4 comma 1)<br />

in base allo schema B allegato al Regolamento.<br />

In popolamenti boschivi che accorpati sono maggiori ai 5 ha, necessitano <strong>di</strong> autorizzazione<br />

rilasciata dall’Ente dopo la presentazione <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> taglio, redatto da tecnico<br />

abilitato all’esercizio <strong>della</strong> professione (art. 4 comma 2). La comunicazione o il progetto <strong>di</strong><br />

taglio non sono previsti in alcuni casi (art. 4 comma 3), quest’ultimo deve essere compilato<br />

in conformità allo schema C allegato al Regolamento.<br />

68

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!