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università degli studi della tuscia di viterbo daf dipartimento di ...

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Cantiere 3<br />

Il bosco tagliato era un ceduo matricinato <strong>di</strong> castagno, localizzato in provincia <strong>di</strong> Perugia e<br />

<strong>di</strong> proprietà privata, presentava un’altitu<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>a 300-400 m s.l.m. e una pendenza<br />

me<strong>di</strong>a del 15-20% (I° classe). La specie predominante era il castagno (Castanea sativa<br />

Miller). La superficie tagliata è stata <strong>di</strong> circa 7 ha con un età <strong>di</strong> 18 anni. La particella era<br />

facilmente raggiungibile, attraverso una strada poderale con fondo naturale Questa si<br />

collegava dopo circa 2 km alla strada or<strong>di</strong>naria asfaltata. Il bosco era scarsamente<br />

accidentato e con pochi affioramenti rocciosi, aspetto che ha favorito l’esbosco a strascico<br />

del materiale lungo, nonostante non vi erano piste forestali al suo interno.<br />

La forza lavoro era costituita da 2 operai entrambi italiani, assunti a stagione dalla <strong>di</strong>tta<br />

appaltatrice, erano in possesso dei DPI <strong>di</strong> proprietà dell’impresa boschiva, ma durante i<br />

lavori non sono stai mai indossati. In qualche osservazione, forse anche per la presenza<br />

estranea, gli operatori forestali hanno usato i guanti e in qualche operazione il casco <strong>di</strong><br />

protezione, senza però mettere le cuffie anti-rumore. Nelle operazioni <strong>di</strong> taglio venivano<br />

impiegata una motosega <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a potenza. Il trattore agricolo a ruote <strong>di</strong> proprietà <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>tta utilizzatrice, era anch’esso <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a potenza, completamente sprovvisto <strong>di</strong> qualsiasi<br />

<strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> sicurezza, ma dotato solo <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>mentali protezioni al ra<strong>di</strong>atore. Il trattore era<br />

stato equipaggiato con un verricello tra<strong>di</strong>zionale, più una gabbia anteriore senza sponde<br />

laterali, che veniva usata (solo in qualche circostanza) per l’esbosco <strong>della</strong> paleria corta e<br />

più minuta. Tutte le attrezzature impiegate nel cantiere erano <strong>di</strong> proprietà del titolare <strong>della</strong><br />

<strong>di</strong>tta boschiva. Le operazioni <strong>di</strong> taglio venivano eseguite a turno da entrambi gli operatori,<br />

solo dopo aver abbattuto un certo numero <strong>di</strong> piante, soprattutto polloni dalle ceppaie, uno<br />

dei due generalmente il più giovane tornava in<strong>di</strong>etro per effettuare la sramatura con attrezzi<br />

manuali delle piante e un primo sommario concentramento manuale del materiale.<br />

Questa tecnica in qualche osservazione ha messo in serio rischio l’incolumità<br />

dell’operatore, in quanto, durante la sramatura l’altro operaio, continuava ad abbattere ed<br />

entrambi non consideravano la <strong>di</strong>stanza tra <strong>di</strong> loro. In particolare in due occasioni, durante<br />

le osservazioni effettuate, per fortuna non è accaduto un incidente grave ad uno dei due<br />

operatori. In altre circostanze, quando veniva ritenuto necessario, un solo operatore<br />

eseguiva il taglio mentre l’altro provvedeva o alla preliminare pulizia intorno alle ceppaie<br />

o al <strong>di</strong>rezionamento durante la caduta dei polloni più piccoli. Durante il taglio non era<br />

praticata la tacca <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, solo in qualche occasione, forse anche per le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong><br />

alcune piante o forse per la presenza <strong>di</strong> un osservatore, veniva praticata questa tecnica, ma<br />

in modo del tutto non corretto. La successiva fase <strong>di</strong> esbosco, era preceduta dal<br />

concentramento e sramatura delle piante abbattute.<br />

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