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Se l’istanza riguarda un bosco ceduo nel parere deve essere precisato:
• la superficie cadente al taglio;
• il numero di matricine da riservarsi al momento dell’utilizzazione;
• ogni altra prescrizione.
Se invece il parere da esprimere riguarda un bosco di alto fusto vengono riportati:
1) Il tipo di intervento da realizzare (diradamento, taglio di preparazione, taglio di sgombro
ecc.) e anche la quantità massima di materiale legnoso prelevabile.
2) Ogni eventuale altra prescrizione.
Il presidente dell’Ente delegato, esaminata la legittimità e regolarità dell’istanza di taglio,
dopo aver ricevuto il parere dell’ufficio tecnico amministrativo foreste, adotta un
provvedimento di autorizzazione che invia alla proprietà pubblica richiedente.
Quest’ultima dopo aver acquisito l’autorizzazione di taglio adotta, con una apposita
delibera, l’incarico a professionista abilitato per la redazione del progetto di taglio. Esso
deve adottare le linee guida previste dalla LR 11/96 (Allegato 2 Capo II art. 4 commi 2-3-
4) e dopo la sua presentazione deve essere sottoposto al visto del Dirigente del settore
tecnico amministrativo foreste.
Per tutti i boschi pubblici posti in vendita per l’esecuzione dei tagli di utilizzazione, la
legislazione forestale regionale prevede come condizione necessaria, che le imprese
boschive che decidono di partecipare alle aste e alle gare pubbliche per il loro acquisto,
devono essere iscritte all’Albo regionale delle ditte boschive. Per l’iscrizione ogni impresa
deve presentare una serie una serie di certificati 12 ,tra i quali si ricorda quello d’iscrizione
alla CCIAA come ditta boschiva.
L’albo regionale è costituito da due principali categorie 13 :
1. categoria A in cui vengono iscritte tutte le imprese che possono concorrere ad aste
pubbliche di base d’asta con importi inferiori a 130.000,00 €;
2. categoria B in cui ci sono quelle che possono concorrere ad aste pubbliche con base
d’asta di qualsiasi importo.
12
Gli altri certificati sono: nascita, residenza cittadinanza italiana, casellario giudiziario e del tribunale dei
carichi pendenti, partita I.V.A. con dichiarazione dell’ultimo anno, copie autenticate degli ultimi bilanci
dell’impresa. Oltre a copia autentica dell’atto di costituzione dell’impresa nonché copia certificato della
cancelleria fallimentare attestante che l’impresa non si trova in stato fallimentare o di liquidazione e il
nominativo del rappresentante legale della stessa.
13
L’iscrizione iniziale di norma viene fatta alla categoria A e il passaggio nella categoria B viene effettuato
dopo esplicita richiesta della ditta e valutato da una apposita commissione. Questa decide anche la eventuale
cancellazione o sospensione di una ditta, in base ad infrazioni secondo la LR 11/96. In caso di cancellazione
l’impresa non può riscriversi all’Albo, solo dopo che siano trascorsi 5 anni dalla cancellazione.
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