31.05.2013 Views

Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra

Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra

Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Giorgetti.qxp 25/02/2008 10.10 Pagina 143<br />

la pecora dell’Amiata e delle Crete senesi<br />

Gallai S 1 , Ciani F 2 , Lorenzini G 1 , Giorgetti A 1<br />

Premessa<br />

Nell'ambito delle possibili attività zootecniche<br />

alternative o integrative alla coltivazione del tabacco<br />

nella Toscana centrale, attraverso l'allevamento<br />

di razze-popolazioni in via o a rischio di estinzione,<br />

non può essere dimenticata la Pecora<br />

dell'Amiata e delle Crete Senesi. Si tratta di un tipo<br />

genetico appartenente alla grande famiglia<br />

dell'Appenninica, caratterizzata da una maggiore<br />

attitudine alla produzione del latte rispetto<br />

all'Appenninica propriamente detta, di qualità<br />

eccellente per la caseificazione e con il quale<br />

prima dell'arrivo della razza Sarda nella Toscana<br />

centrale si produceva il famoso formaggio pecorino<br />

delle crete senesi.<br />

Da quanto è emerso da una prima indagine<br />

sembra che la Pecora dell'Amiata e delle Crete<br />

Senesi abbia una consistenza di poco superiore ai<br />

400 capi ed è quindi, a tutti gli effetti, una razza in<br />

via di estinzione. Purtroppo non è stata ancora inserita<br />

nel repertorio regionale delle risorse genetiche<br />

autoctone della Toscana per insufficienza della<br />

documentazione sulle caratteristiche della razza e<br />

sulla sua effettiva consistenza e quindi attualmente<br />

Fig. 1. Pecore dell’Amiata<br />

1 CIRSeMAF - Dipartimento di Scienze Zootecniche.<br />

Università degli Studi di Firenze.<br />

Via delle Cascine, 5 - 50144 FIRENZE<br />

2 <strong>Co</strong>nSDABI (<strong>Co</strong>nsorzio per la Sperimentazione, Divulgazione<br />

e Applicazione di Biotecniche Innovative) - National Focal<br />

Point FAO - Benevento<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 143<br />

non gode delle sovvenzioni regionali previste per<br />

l'allevamento delle razze autoctone a rischio di<br />

estinzione. E' così stata avviata, grazie a questo<br />

progetto, una serie di indagini e di ricerche finalizzate<br />

al censimento e alla caratterizzazione morfologica,<br />

genetica e produttiva della razza per un suo<br />

auspicabile recupero.<br />

Nel presente lavoro viene descritto questo tipo<br />

genetico, a partire da una serie di dati reperibili in<br />

letteratura e <strong>dei</strong> <strong>risultati</strong> di visite presso alcuni<br />

allevamenti nei quali era stata segnalata al gruppo<br />

di ricerca la presenza della razza.<br />

<strong>Al</strong>levamento<br />

La Pecora dell'Amiata è un animale caratterizzato<br />

da elevata rusticità e adattamento a diversi ambienti.<br />

Un tempo l'allevamento era praticato a livello<br />

poderale ed era fortemente condizionato dalle spesso<br />

limitate disponibilità foraggere, fattore che ha<br />

sempre influenzato negativamente la produttività<br />

di questa razza e, indirettamente, l'avvio di un serio<br />

processo di miglioramento genetico (Ciani F.,<br />

2002). Nei poderi di alta collina e di montagna la<br />

consistenza del gregge variava tra i 20 e i 50 capi,<br />

in relazione all'ampiezza degli incolti e del bosco<br />

utilizzabile (AA.VV., 1982). In inverno, nei casi di<br />

neve o pioggia, gli animali rimanevano chiusi nell'ovile<br />

dove erano alimentati con fieni di scarto e<br />

strami di bosco, tranne le pecore in lattazione alle<br />

quali erano riservate generalmente modeste quantità<br />

di crusca e di fave macinate; negli altri giorni<br />

pascolavano nel bosco o sulle sodaglie. Nella<br />

buona stagione erano ampiamente utilizzate le<br />

stoppie, i prati a maggese, l'erba <strong>dei</strong> cigli e i sottoprodotti<br />

agricoli disponibili (AA.VV., 1982).<br />

Caratteristiche somatiche<br />

La Pecora dell'Amiata è di media taglia, con scheletro<br />

leggero. La testa, relativamente piccola, ha<br />

profilo rettilineo o lievemente convesso. I maschi<br />

sono in genere cornuti e le femmine acorni. Le<br />

orecchie sono piccole e portate orizzontalmente. Il<br />

collo è sottile. Il vello è semichiuso, a bioccoli<br />

conici, di colore bianco sporco, raramente con<br />

macchie nere o marroni; il ventre e gli arti sono<br />

scoperti (Federconsorzi, 1961).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!