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Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra

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Caiazzo.qxp 25/02/2008 10.27 Pagina 46<br />

46 Caiazzo et al Gravi danni da Sclerotium rolfsii ...<br />

Foto 4 e 5 - Pianta e campo di peperone con danni da S. rolfsii<br />

Foto 6 - Parcella di fagiolo fortemente colpita da S. rolfsii<br />

Foto 7 - Pianta di melanzana con chiari segni di S. rolfsii<br />

Foto 8 - Sclerozi in piastra di 30 giorni<br />

sesso <strong>dei</strong> tipici sclerozi chiari<br />

ed uniformi del genere<br />

Sclerotium. Gli isolati si sono<br />

presentati in piastra uniformi<br />

nella morfologia e quattro di<br />

essi sono stati utilizzati per le<br />

fasi successive. Sia il riscontro<br />

in banca dati (NCBI) sia quello<br />

morfologico hanno fatto<br />

ascrivere con sicurezza alla<br />

specie Sclerotium rolfsii gli<br />

isolati ottenuti. L'agente è un<br />

patogeno del terreno che<br />

sopravvive sottoforma di sclerozi, (Fig. 8). Il micelio<br />

vive in condizioni ottimali in terreni acidi ad un<br />

range di temperature da 10 a 35°C. Il micelio muore<br />

a temperature prossime allo zero, mentre gli sclerozi<br />

resistono fino a circa -10°C. Il patogeno, però è<br />

diffuso soprattutto al di fuori delle aree che raggiungono<br />

regolarmente basse temperature cioè zone<br />

temperate e tropicali.<br />

Il fungo si diffonde bene nelle coltivazioni ben<br />

irrigate.<br />

Nelle prove di patogenicità gli isolati hanno confermato<br />

la loro elevata virulenza e polifagia. In alcuni<br />

casi sui tessuti e nel terreno inoculato sono stati prodotti<br />

i caratteristici "Turf" con gli sclerozi (Fig. 9).<br />

<strong>Co</strong>nclusioni<br />

L'estesa presenza nel campo di Venticano di specie<br />

colpite da S. rolfsii può essere ascritta alla storia di<br />

monocoltura di tabacco, infatti questa coltura pur<br />

albergando il patogeno raramente crea danni consistenti,<br />

però può far moltiplicare l'inoculo nel terreno,<br />

per cui la sperimentazione di nuove specie<br />

passa proprio attraverso l'analisi <strong>dei</strong> patogeni<br />

potenziali.<br />

Il controllo della malattia è difficile e dipende<br />

da un insieme di tecniche culturali, biologiche e<br />

chimiche. In particolare, S. rolfsii può essere controllato<br />

attraverso l'uso di buone pratiche culturali<br />

che prevedono:<br />

- Rotazione: Avvicendamenti con cerealicole, evitare<br />

rotazioni con leguminose. Recentemente si è<br />

osservato che seminando piante di cipolla in<br />

inverno, diminuisce sensibilmente l' attività patogenica<br />

del fungo in quanto gli essudati delle radici<br />

di cipolla rendono Sclerotium sensibile alla<br />

microflora antagonista del suolo. - eliminazione<br />

delle infestanti ospiti (es. Amaranto, Farinaccio,

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