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Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra

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Giorgetti.qxp 25/02/2008 10.10 Pagina 147<br />

Introduzione<br />

Lo scopo di questo contributo è quello di analizzare<br />

gli effetti e le correzioni indotte dalla recente<br />

riforma della Politica agricola comunitaria sulle<br />

aziende tabacchicole, presenti nel territorio<br />

dell'Italia Centrale: Toscana ed Umbria in particolare.<br />

L'obiettivo di un contributo successivo sarà<br />

quello di verificare le alternative alla coltura del<br />

tabacco, in ambito zootecnico e faunistico, realizzabili<br />

soprattutto quando gli aiuti della PAC<br />

andranno ad esaurirsi e molti imprenditori incontreranno<br />

difficoltà a fronteggiare un mercato di<br />

libera concorrenza che offrirà margini di profitto<br />

molto ridotti.<br />

Materiali e metodi<br />

Si è considerato, ancor prima di esprimere una<br />

valutazione sulle alternative colturali realizzabili<br />

lo stato dell'attuale riforma della Pac inerente il settore<br />

tabacchicolo. Per tale settore la scelta del<br />

nostro Paese è stata quella di un disaccoppiamento<br />

parziale degli aiuti. Sostanzialmente ciò che avviene<br />

è che i produttori tabacchicoli, così come i produttori<br />

degli altri settori, dal 2006 (fa eccezione la<br />

regione Puglia) vedranno confluire il 40% dell'aiuto<br />

finanziario erogato dalla CE nel pagamento<br />

unico aziendale e tale quota non sarà più legata<br />

all'effettiva produzione di tabacco. Fino al 2009 i<br />

produttori continueranno a percepire il 60% degli<br />

aiuti accoppiati alla produzione di tabacco. Nel<br />

medio periodo la <strong>Co</strong>mmissione Europea prevede,<br />

oltre al disaccoppiamento totale del sostegno l'abolizione<br />

del fondo tabacco che l'attuale OCM destina<br />

alla ristrutturazione del settore. Saranno beneficiari<br />

del nuovo regime di pagamento soltanto quei<br />

produttori che nel periodo 2000-2002 hanno ottenuto<br />

il pagamento di un premio per il tabacco o<br />

coloro che sono subentrati all'avente diritto durante<br />

o dopo il periodo di riferimento. Per la parte<br />

<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 147<br />

<strong>Al</strong>cune considerazioni di carattere economico riguardo la<br />

riconversione della tabacchicoltura<br />

Fratini R 1 , Marone E 1<br />

1 Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali<br />

dell'Università degli Studi di Firenze, piazzale delle Cascine, 18,<br />

50144 Firenze; rfratini@unifi.it; emarone@unifi.it.;<br />

tel. 0553288360, 0553288365<br />

disaccoppiata dell'aiuto, il premio viene calcolato<br />

in base allo schema di pagamento unico (esempio<br />

<strong>Ta</strong>b. 1). Secondo tale impostazione ad ogni agricoltore<br />

viene assegnato un numero di ettari<br />

ammissibili a cui associare i diritti. Per la parte<br />

accoppiata, il premio verrà concesso, come nel precedente<br />

regime, in base alla quantità e qualità prodotta,<br />

fermo restando il limite di garanzia fissato<br />

per Paese membro. Il totale disaccoppiamento dell'aiuto<br />

partirà dal periodo 2010-2012 (anno conclusivo<br />

delle nuove prospettive finanziarie).<br />

I dati forniti dall'INEA sulla tabacchicoltura<br />

toscana e umbra e le visite ad alcune rappresentative<br />

realtà aziendali hanno evidenziato una grossa<br />

disomogeneità delle realtà agricole presenti sul territorio<br />

oggetto di indagine. Questo è per noi un<br />

dato importante in quanto determina la necessità di<br />

costruire non soltanto tante schede della tecnica per<br />

ogni alternativa di allevamento proposta dai colleghi<br />

ma più schede della tecnica per ogni tipologia<br />

di allevamento in relazione alle caratteristiche<br />

strutturali delle aziende tabacchicole presenti.<br />

L'elaborazione <strong>dei</strong> dati INEA è finalizzata alla<br />

individuazione di classi di aziende omogenee<br />

rispetto alle quali sarà possibile individuare le tipologie<br />

di allevamenti che saranno in grado di fornire<br />

il migliore apporto reddituale all'azienda. Per<br />

ognuna delle alternative alla tabacchicoltura prospettate<br />

si è provveduto a costruire, in collaborazione<br />

con i colleghi zootecnici, una scheda della<br />

tecnica che ci permette di rilevare i fabbisogni di<br />

risorse umane, meccaniche e materie prime necessarie<br />

alla conduzione ordinaria dello specifico allevamento<br />

considerato, secondo la struttura di seguito<br />

riportata:<br />

Risultati e discussione<br />

Un'analisi più approfondita <strong>dei</strong> dati censuari, ci<br />

ha consentito di verificare la struttura del territorio,<br />

e delle realtà produttive presenti, e le sue potenzialità.<br />

La superficie destinata alla tabacchicoltura in<br />

Toscana è pari a 2.431,39 ettari (Istat, 2000). La<br />

sola provincia di Arezzo, con i suoi 1.703,83 ettari<br />

rappresenta il 70% della superficie totale. Il grafico<br />

1 mostra i dati relativi alla distribuzione per

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