Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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Caiazzo.qxp 25/02/2008 10.27 Pagina 45<br />
Introduzione<br />
Nell'ambito del progetto di ricerca <strong>Co</strong>lture<br />
<strong>Al</strong>ternative al <strong>Ta</strong>bacco sono stati monitorati i<br />
campi per valutare la presenza di fitopatie. Il quadro<br />
generale delle colture ha evidenziato la presenza<br />
di numerose malattie ad eziologia fungina.<br />
Nessuna malattia ha raggiunto livelli epidemici ad<br />
eccezione di Sclerotinia sclerotiorum su grano<br />
saraceno (Lahoz et al. 2007) ed una malattia osservata<br />
sulle coltivazioni presenti in un campo del<br />
beneventano (Venticano), nel quale tutte le colture<br />
sono state colpite al colletto ed alle radici da un<br />
fungo che ha prodotto, ingiallimento diffuso,<br />
appassimento anche precoce ed anche la morte<br />
delle piante, come segno è stata osservata una<br />
efflorescenza biancastra sulle radici e sul colletto.<br />
Su questi tessuti sono stati prodotti dal fungo sclerozi<br />
simili a semi di senape Le colture colpite sono<br />
state: Pomodoro, Kenaf, Fagiolo, Peperone e<br />
Melanzana (Figg. 1-7).<br />
Materiali e metodi<br />
Campioni di tessuto, prelevati da piante presentanti<br />
i sintomi descritti sono stati trattati per 15s con<br />
ipoclorito di sodio all'1%, lavati in acqua sterile e<br />
posti su piastre Petri contenenti diversi substrati di<br />
crescita: PDA (Potato Dextrose Agar), PDA acidi-<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 45<br />
Gravi danni da Sclerotium rolfsii su diverse colture in provincia<br />
di Benevento<br />
Caiazzo R, Carella A, <strong>Co</strong>zzolino E, Porrone F, Leone V & Lahoz E<br />
Foto 1- 2 - Sintomi su radice e colletto e campo di pomodoro con numerose fallanze dovute a<br />
S. rolfsii<br />
CRA-CAT Unità di ricerca per le alternative al tabacco. Via P.<br />
Vitiello 108, 84018 Scafati(SA),<br />
Tel. 0818563611/37, Fax. 0818506206,<br />
E-mail: rosa.caiazzo@entecra.it<br />
ficato a pH 4.5, V8 juice agar e inoculati a 25°C per<br />
una settimana in cella climatica. Le colonie fungine<br />
cresciute in purezza sono state sottoposte all'osservazione<br />
microscopica per il riconoscimento<br />
morfologico al quale è stato affiancato quello biomolecolare.<br />
Per avere un'identificazione inequivocabile<br />
della specie fungina, è stata eseguita un'amplificazione<br />
mediante PCR degli spaziatori interni<br />
(ITS1-5.8-ITS2) e del gene 5.8 rDNA, usando primers<br />
fungini universali (ITS1 e ITS2) (Glass and<br />
Donaldson 1995). Le colonie emergenti sono state<br />
prontamente trasferite, prelevando porzioni apicali<br />
delle ife in accrescimento, in piastre contenenti<br />
PDA. Le prove di patogenicità sono state effettuate<br />
su 5 piantine di ognuna delle colture, precedentemente<br />
poste in contenitori di polistirolo con terreno<br />
naturale sabbioso, sterilizzato in autoclave<br />
con due cicli di 1h a 120 °C. Dopo 20 gg le piantine<br />
sono state trapiantate in vasi di plastica con diametro<br />
di 20 cm ed inoculate con 20 sclerozi di<br />
Sclerotium rolfsii per 100 cm 3<br />
di terreno, fatta eccezione per<br />
la tesi di controllo dove non è<br />
stato inoculato alcun fungo.<br />
Dopo due settimane sono stati<br />
valutati i sintomi della malattia.<br />
Foto 3 - Piante di kenaf colpite da S. rolfsii<br />
Risultati<br />
Gli isolamenti condotti sui dif-<br />
ferenti substrati hanno prodot-<br />
to più del 95% di colonie fungine<br />
a crescita rapida in pos-