Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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GiorgettiSecondo.qxp 25/02/2008 10.11 Pagina 154<br />
154 Marone<br />
<strong>Ta</strong>b. 1. <strong>Co</strong>ndizioni di convenienza alla conversione<br />
Infatti sarebbe stato impossibile, o quantomeno<br />
molto oneroso, studiare a fondo un campione rappresentativo<br />
delle differenti strutture aziendali osservate<br />
,al fine di costruire una specifica scheda della tecnica<br />
finalizzata poi alla valutazione della eventuale trasformazione<br />
dell'ordinamento colturale. Nella seconda<br />
fase del lavoro si è verificata la disponibilità, da<br />
parte delle singole aziende, <strong>dei</strong> fattori della produzione<br />
legati alle singole tecniche produttive. Il modello<br />
di simulazione che abbiamo costruito consente di stabilire,<br />
in funzione del numero <strong>dei</strong> capi allevati, quale<br />
deve essere il rapporto ideale tra una serie di parametri<br />
opportunamente individuati per consentire di trarre<br />
profitto dall'allevamento. I parametri individuati<br />
sono stati: ettari di superficie, UL effettive, ore di<br />
avventizi, mq di ricoveri. In questo modo, definendo<br />
<strong>Ta</strong>b. 2. Aziende che hanno la possibilità di allevare un numero di<br />
capi superiori a 20<br />
<strong>Ta</strong>b. 3. Aziende cha presentano il giusto rapporto tra i fattori della<br />
produzione<br />
<strong>Co</strong>sto di produzione Chianina...<br />
l'entità di uno <strong>dei</strong> parametri descritti, è possibile<br />
verificare le carenze dell'azienda<br />
rispetto al suo dimensionamento ideale<br />
come nell'esempio riportato (<strong>Ta</strong>b. 1); così<br />
l'azienda potrà capire quali sono i fattori<br />
carenti e quali sono le necessità di investimento<br />
per adeguare le proprie strutture a<br />
quelle ritenute ottimali per l'organizzazione<br />
di un allevamento redditizio. Il secondo<br />
elemento informativo che è stato possibile<br />
ricavare ha riguardato la stima, a livello territoriale,<br />
del numero di aziende tabacchicole<br />
che presentano caratteristiche adeguate<br />
per accogliere un allevamento dimensionato<br />
sulla base della superficie tabacchicola convertibile<br />
in coltura foraggera. I <strong>risultati</strong> ottenuti permettono<br />
di osservare sia quante sono le aziende che presentano<br />
uno <strong>dei</strong> fattori sopra individuati in misura adeguata,<br />
sia il numero di aziende che presentano in maniera<br />
sufficiente tutti i parametri necessari alle necessità<br />
dell'allevamento. A titolo esemplificativo si riporta il<br />
risultato relativo alle aziende che possono allevare un<br />
numero di capi maggiore di 20 (è il limite minimo di<br />
capi individuato per ottenere <strong>risultati</strong> economici positivi)<br />
(<strong>Ta</strong>b. 2) e le aziende che hanno già un giusto<br />
equilibrio tra tutti i fattori individuati (<strong>Ta</strong>b. 3).<br />
Quanto sopra illustrato evidenzia che solo poche<br />
aziende presentano un equilibrio tra i fattori produttivi<br />
tale da consentire l'immediato avviamento di un'attività<br />
di allevamento sicuramente redditizia.<br />
Dall'analisi svolta emergono però quali sono i parametri<br />
per attivare un processo produttivo economicamente<br />
conveniente e consentono di individuare le<br />
carenze da colmare per ogni singola azienda. In questo<br />
modo, invece di dare una risposta sul risultato che<br />
mediamente gli agricoltori del territorio oggetto di<br />
studio potrebbero raggiungere, è possibile per ogni<br />
singola azienda andare a verificare quali investimenti<br />
sono richiesti. Sarà poi la singola azienda a valutare<br />
la convenienza dell'investimento, attraverso lo studio<br />
della disponibilità di risorse proprie e dell'accesso<br />
al credito, che costituiscono caratteri peculiari di<br />
ogni singola impresa.<br />
Bibliografia consultata<br />
ISMEA. Il mercato della carne bovina, rapporto, 2006.<br />
ISTAT. 5° Censimento generale dell'agricoltura, 2000.<br />
De Roest K., Montanari C., <strong>Co</strong>rradini E., Federici C. Analisi<br />
del costo di produzione della carne di bovina in Italia, Atti<br />
del XL<strong>II</strong> <strong>Co</strong>nvegno di Studi Sidea, pp. 272-286, Pisa,<br />
2007.