Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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eportPerugia.qxp 25/02/2008 10.07 Pagina 95<br />
Introduzione<br />
Nel diserbo del sorgo da biomassa, il trattamento<br />
di pre-emergenza assume un ruolo<br />
fondamentale al fine di garantire un buon<br />
controllo delle infestanti fin dalle prime<br />
fasi dopo l'emergenza della coltura, nelle<br />
quali la competizione delle malerbe può<br />
ridurre drasticamente la densità della coltura<br />
e comprometterne l'accrescimento<br />
(Rapparini, 2003). Nelle fasi successive<br />
del ciclo i problemi legati alla competizione<br />
con le malerbe diminuiscono in quanto la coltura<br />
si accresce piuttosto velocemente in altezza, ricoprendo<br />
rapidamente il terreno e limitando così<br />
l'emergenza e lo sviluppo di nuove infestanti<br />
(<strong>Co</strong>varelli, 1999). Ciò fa si che il diserbo in postemergenza,<br />
risulti giustificato, solo nei casi di scarsa<br />
efficacia del diserbo di pre-emergenza o quando quest'ultimo<br />
non sia stato eseguito. Sul piano operativo,<br />
inoltre, la scarsa disponibilità di erbicidi e l'efficacia<br />
non sempre completa, rendono necessaria la valutazione<br />
dell'impiego di erbicidi in miscela allo scopo di<br />
aumentarne lo spettro d'azione mantenendo al contempo<br />
una buona selettività (Meriggi e Catizone,<br />
2001). Scopo della ricerca è stato quello di individuare,<br />
nel sorgo da biomassa, soluzioni di diserbo chimico<br />
di pre e post-emergenza efficaci verso le piante<br />
infestanti e al contempo selettive nei confronti della<br />
coltura.<br />
Materiali e metodi<br />
Nel biennio 2005-2006, in località Papiano<br />
(Marsciano - PG) presso il Laboratorio Didattico<br />
Sperimentale del Dipartimento di Scienze Agrarie e<br />
Ambientali, dell'Università degli Studi di Perugia,<br />
sono state realizzate due prove sperimentali su un terreno<br />
di tessitura argillo-limosa (43% limo, 35% argilla,<br />
22% sabbia). Le notizie agronomiche relative alle<br />
due prove sperimentali sono riportate nella tabella 1.<br />
Per quanto non specificatamente riportato, si fa presente<br />
che la coltura è stata condotta secondo le pratiche<br />
colturali usuali per la zona. <strong>Co</strong>n un disegno spe-<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 95<br />
Il diserbo pre e post-emergenza del sorgo da biomassa<br />
Pannacci E, <strong>Co</strong>varelli G, Graziani F<br />
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali<br />
Sezione di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee -<br />
Università degli Studi di Perugia 075/5856342,<br />
pannacci@unipg.it<br />
<strong>Ta</strong>bella 1. Notizie agronomiche delle due prove sperimentali<br />
rimentale a blocchi randomizzati con 4 ripetizioni<br />
sono stati messi a confronto i trattamenti erbicidi di<br />
pre e post-emergenza riportati nelle tabelle 2 e 3. I<br />
formulati commerciali impiegati sono: Challenge<br />
(aclonifen 600 g L -1 ), Click 50 FL (terbutilazina 500<br />
g L -1 ), Ramrod Flow (propaclor 480 g L -1 ),<br />
Primagram Gold (terbutilazina 187.5 g L -1 + s-metolachlor<br />
312.5 g L -1 ), Bi-Fen (MCPA 337 g L -1 + 2,4<br />
D 331 g L -1 ), Emblem (bromoxinil ottanoato 20%),<br />
Mondak 21 S (dicamba 243.8 g L -1 ). I trattamenti di<br />
post-emergenza precoce e tardiva sono stati eseguiti,<br />
rispettivamente, con la coltura allo stadio di 2-3<br />
foglie e 4-5 foglie. La selettività <strong>dei</strong> trattamenti erbicidi<br />
verso la coltura è stata valutata con rilievi visivi<br />
mediante una scala convenzionale con valori da 0 a<br />
10 (0 = fitotossicità nulla; 10 = morte della coltura);<br />
inoltre, è stata rilevata anche la biomassa secca del<br />
sorgo. L'efficacia erbicida è stata valutata con rilievi<br />
visivi del ricoprimento delle specie infestanti e nel<br />
2006 anche mediante conta e peso delle malerbe rilevate<br />
su 2 quadrati (0.5 m di lato) per ogni unità sperimentale.<br />
I dati raccolti sono stati sottoposti ad<br />
ANOVA per valutare l'errore sperimentale per ciascuna<br />
delle variabili rilevate. La significatività delle<br />
differenze tra le medie è stata saggiata con MDS protetta<br />
al livello di probabilità prescelto (p=0,05).<br />
Risultati e discussione<br />
Nel 2005, la flora infestante era composta da<br />
Amaranthus retroflexus L. (51% di ricoprimento),<br />
Chenopodium album L. (22%), Portulaca oleracea<br />
L. (23%), Polygonum persicaria L. (29%) ed altre<br />
specie presenti in maniera sporadica (3%). La selettività<br />
<strong>dei</strong> trattamenti è risultata buona in tutte le tesi,<br />
con lievi e transitori sintomi di fitotossicità nei trattamenti<br />
di post-emergenza (tabella 2). In pre-emergen-