Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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Premessa.qxp 18/02/2008 8.20 Pagina 3<br />
Il progetto <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong> 2 - Premessa<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 3<br />
<strong>Co</strong>n la riforma della Politica Agricola <strong>Co</strong>mune, ratificata nel giugno 2003, si è inteso sostenere il produttore<br />
piuttosto che il prodotto, trasferendo la maggior parte del finanziamento disponibili dal sistema corrente<br />
al pagamento unico aziendale. <strong>Ta</strong>le riforma permette di trasferire risorse dalle misure di mercato<br />
allo sviluppo rurale ed inoltre, essendo il pagamento unico condizionato al rispetto di norme<br />
ambientali,assicura il mantenimento degli alti standard di prodotto che i consumatori mostrano di desiderare.<br />
La separazione tra l'erogazione <strong>dei</strong> fondi strutturali UE ed il tipo di produzione (disaccoppiamento)<br />
riguarda anche la coltura del tabacco. Pertanto, il <strong>Co</strong>nsiglio <strong>dei</strong> Ministri dell'Unione Europea, grazie<br />
anche all'impegno del Ministro dell' Agricoltura italiano, per non creare un traumatico abbandono della<br />
coltura con serie ripercussioni economiche ed occupazionali, ha raggiunto, nell'aprile del 2004, un accordo<br />
per riformare il settore del tabacco, introducendo dall'anno 2006 il disaccoppiamento parziale degli<br />
aiuti. Il problema, tuttavia è stato spostato nel tempo ma non accantonato.<br />
Il mancato sostegno alla coltivazione di tabacco per combattere il tabagismo, infatti, potrebbe portare<br />
al graduale smantellamento della tabacchicoltura italiana. <strong>Ta</strong>le periodo dovrebbe consentire un graduale<br />
adattamento verso altri usi della superfici agricole attualmente coltivate a tabacco. Il sostegno allo sviluppo<br />
di iniziative specifiche per il passaggio <strong>dei</strong> tabacchicoltori ad altre attività agricole rientra pienamente<br />
tra le finalità del fondo comunitario del tabacco e negli orientamenti della politica agricola comunitaria<br />
e nazionale.<br />
La dotazione finanziaria del fondo ha consentito l'attività <strong>dei</strong> progetti <strong>Co</strong>. <strong>Al</strong>. <strong>Ta</strong> 1 e 2 e <strong>dei</strong> progetti<br />
divulgativi Di. <strong>Al</strong>. <strong>Ta</strong>. 1 e 2. I progetti <strong>Co</strong>. <strong>Al</strong>. <strong>Ta</strong>. hanno affrontato in maniera sistematica il problema<br />
delle alternative per le aree italiane a tabacchicoltura. L'obiettivo del progetto <strong>Co</strong>. <strong>Al</strong>. <strong>Ta</strong>. 2 è stato quello<br />
di sostenere la riconversione <strong>dei</strong> produttori di tabacco verso altre produzioni o attività, ai sensi del<br />
Regolamento CE n. 2182 del 6 dicembre 2002 (art. 14, lettera a) attraverso l'analisi e la verifica sperimentale<br />
di alternative di produzione vegetale che, valorizzando le risorse disponibili, forniscano comparabili<br />
possibilità di remunerazione <strong>dei</strong> fattori produttivi.<br />
Le aree considerate allo scopo sono state il Salento e le aree tabacchicole delle seguenti regioni:<br />
Campania, Umbria, Toscana e Veneto.<br />
Il progetto ha cercato di individuare con approccio multidisciplinare, di taglio economico, agronomico<br />
e zootecnico delle alternative al tabacco, tenendo conto delle produzioni tradizionali nelle zone interessate<br />
alla riconversione, della possibilità di una loro diffusione sul territorio, nonché delle opportunità<br />
offerte da nuove produzioni da introdurre, valutando i connessi aspetti economici, agronomici, zootecnici<br />
ed agrotecnici.<br />
A tale scopo il progetto comprende le seguenti linee di attività:<br />
1 - studi <strong>dei</strong> contesti tabacchicoli, che approfondiscono ed estendono a nuove aree le indagini intraprese<br />
con il precedente progetto COALTA.1;<br />
2 - valutazione delle possibilità di filiere alternative di produzione vegetale e verifica di alcuni<br />
modelli produttivi;<br />
3 - valutazione delle possibilità di produzioni zootecniche e servizi ambientali e verifica di relativi<br />
modelli;<br />
In particolare, gli aspetti del progetto sono stati curati dalle seguenti Unità Operative U.O.:<br />
1) C.R.A.- CAT- Unità di ricerca per le colture alternative al tabacco, che vedrà impegnate tutte le<br />
sue sedi (Scafati, Lecce, Roma e Bovolone)<br />
2) CNR-ISAFoM - Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, Ercolano<br />
3) CNR-IGV-Istituto di Genetica Vegetale, Sezione di Perugia,<br />
4) Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambiental-Sezione di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee,<br />
Università degli studi di Perugia