Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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eportPerugia.qxp 25/02/2008 10.07 Pagina 85<br />
<strong>Co</strong>ncimazione azotata del pioppo da biomassa<br />
Bartolini S<br />
Introduzione<br />
Tra le colture da biomassa per la produzione di<br />
energia il pioppo (Populus spp. L.) è di notevole<br />
interesse per l'elevata produttività e le caratteristiche<br />
qualitative della biomassa, in particolare potere<br />
calorico e contenuto in ceneri, migliori rispetto<br />
alla maggior parte delle colture erbacee.<br />
In un pioppeto da energia è fondamentale ottenere<br />
elevate produzioni ma affinché queste siano<br />
sostenibili dal punto di vista ambientale è necessario<br />
limitare gli input chimici e quindi diviene indispensabile<br />
determinare la dose di azoto che consente<br />
di ottenere le massime produzioni in modo da<br />
evitare apporti eccessivi con i rischi conseguenti<br />
per l'ambiente dovuti alla lisciviazione <strong>dei</strong> nitrati.<br />
Materiali e metodi<br />
Nel 2006 presso i campi sperimentali della sezione<br />
di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee del<br />
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali siti a<br />
Papiano di Marsciano (PG) nella media Valle del<br />
Tevere su terreno argillo - sabbioso (40% sabbia,<br />
33% argilla, 27% limo), è stata impiantata un prova<br />
di concimazione azotata su pioppo da biomassa con<br />
lo scopo di valutare la risposta della coltura a due<br />
diverse dosi di azoto: 37.5 e 75 Kg ha -1 anno -1 in<br />
confronto con un testimone non concimato. Lo<br />
schema sperimentale adottato per la prova è stato il<br />
blocco randomizzato con quattro ripetizioni con<br />
parcelle di 45 m 2 (9 x 5m). Per la prova sono state<br />
impiegate talee dell'ibrido Monviso (Populus maximowiczii<br />
x P. nigra) che sono state messe a dimora<br />
su file semplici con un sesto di 3 m tra le file e 0,4<br />
m sulla fila. Le parcelle sono state suddivise in due<br />
parti in modo tale da poter applicare due turni differenti<br />
di ceduazione; uno annuale e l'altro biennale.<br />
Nel 2006 la ceduazione delle piante è stata effettuata<br />
solo nella porzione di parcella a cui era stato<br />
previsto il turno annuale, nel 2007 invece oltre ai<br />
ricacci dell'anno (turno annuale), sono state tagliate<br />
anche le piante di due anni (turno biennale).<br />
Nelle prove in ciascuna delle annate considerate è<br />
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali<br />
Sezione di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee -<br />
Università degli Studi di Perugia 075/5856341 -<br />
simone.bartolini@agr.unipg.it<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 85<br />
Grafico 1. Precipitazioni e temperature decadiche del periodo<br />
aprile-ottobre 2006 e del poliennio.<br />
Grafico 2. Precipitazioni e temperature decadiche del periodo<br />
aprile - settembre 2007 e del poliennio.<br />
stata determinata la produzione di biomassa legnosa<br />
espressa come peso fresco e secco e la sua umidità.<br />
La coltivazione nei due anni considerati è stata<br />
condotta senza eseguire irrigazioni se non al momento<br />
dell'impianto per favorire l'attecchimento; inoltre<br />
non sono state eseguite concimazioni oltre a quelle<br />
azotate previste dal protocollo della prova. Sono state<br />
eseguite solo erpicature per mantenere il terreno libero<br />
da malerbe.<br />
Andamento climatico<br />
Nel 2006 (grafico 1) nel periodo da aprile a ottobre,<br />
le temperature sono state sempre al di sopra<br />
della media degli ultimi trenta anni eccetto che<br />
nella prima decade di giugno e nelle prime due<br />
decadi di agosto dove sono stati registrati valori<br />
inferiori alla media. Per quanto riguarda le precipitazioni<br />
nel periodo considerato, i mesi di maggio<br />
e giugno sono stati particolarmente siccitosi men-