Progetto Co.Al.Ta. II Sintesi dei risultati - Cra
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eportPerugia.qxp 25/02/2008 10.08 Pagina 99<br />
Introduzione<br />
L'olio di girasole prodotto da varietà "alto oleico"<br />
presenta notevole interesse per svariate utilizzazioni<br />
industriali (oltre che, ovviamente, come olio alimentare<br />
con particolari caratteristiche nutrizionali<br />
e salutistiche), in modo particolare per la produzione<br />
di biocarburanti e di altri prodotti sostitutivi di<br />
derivati petroliferi.<br />
Due aspetti, in particolare, assumono importanza<br />
ai fini della valutazione delle varietà alto oleico<br />
per le finalità predette:<br />
1. l'accertamento delle potenzialità produttive<br />
degli ibridi disponibili sul mercato sementiero<br />
nelle condizioni agro-pedo-climatiche degli<br />
ambienti di riferimento del <strong>Progetto</strong> di ricerca<br />
(Italia centrale), dove il girasole potrebbe riassumere<br />
rilevante interesse quale coltura asciutta nei<br />
comprensori di pianura e di collina privi di disponibilità<br />
irrigue. In tali ambienti la coltura è soggetta<br />
alle alee derivanti da andamenti stagionali sempre<br />
più o meno avversi per sfavorevoli condizioni<br />
di piovosità, alte temperature ed elevati consumi<br />
evapotraspirativi. In simili contesti risulta indispensabile<br />
la valutazione delle reali possibilità produttive<br />
della oleifera attraverso la individuazione<br />
<strong>dei</strong> genotipi più adatti (in termini di precocità e di<br />
attitudine a valorizzare le limitate risorse rese<br />
disponibili da un opportuna tecnica di arido-coltura)<br />
nell'ambito del panorama varietale disponibile.<br />
<strong>Ta</strong>le esigenza è tanto più sentita negli ambienti italiani,<br />
in quanto la totalità degli ibridi coltivabili è<br />
rappresentata da tipi costituiti in altri paesi (soprattutto<br />
in Francia), i cui profili pedoclimatici sono<br />
diversi e assai meno avversi di quelli che caratterizzano<br />
gli ambienti nostrani.<br />
2. fondamentale presupposto delle colture nonfood<br />
è il contenimento <strong>dei</strong> costi di produzione, da<br />
ricercare sia attraverso il ricorso a itinerari produttivi<br />
quanto più semplificati possibile, sia mirando<br />
alla massimizzazione delle rese di biomassa. Sotto<br />
<strong>Progetto</strong> <strong>Co</strong>.<strong>Al</strong>.<strong>Ta</strong>. <strong>II</strong> 99<br />
Valutazione agronomica e qualitativa di varietà di girasole ad<br />
alto contenuto di acido oleico a destinazione industriale<br />
Monotti M.<br />
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali<br />
Sezione di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee -<br />
Università degli Studi di Perugia 075/5856334 -<br />
covarel@unipg.it<br />
questo aspetto gioca un ruolo importante, nel girasole,<br />
la difesa da malattie gravemente distruttive e<br />
penalizzanti le rese, in particolare dalla peronospora.<br />
Questa malattia rappresenta, infatti, il più forte<br />
condizionamento di natura fitopatologica per l'oleifera,<br />
a causa della aumentata frequenza degli attacchi,<br />
legata alla comparsa di nuove razze fisiologiche<br />
del parassita, e della potenziale elevata intensità<br />
degli attacchi. Nei riguardi di questo pericolo<br />
non vanno sottovalutate le difficoltà esistenti, sul<br />
piano della operatività pratica, per realizzare<br />
un'adeguata protezione delle colture attraverso trattamenti<br />
di concia del seme con prodotti antificomicetici.<br />
Materiali e metodi<br />
Nel 2006, presso i campi sperimentali della sezione<br />
di Agronomia e <strong>Co</strong>ltivazioni erbacee del<br />
Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali siti a<br />
Papiano di Marsciano (PG) nella media Valle del<br />
Tevere su terreno argillo - sabbioso (40% sabbia,<br />
33% argilla, 27% limo), è stata realizzata una sperimentazione<br />
mirante a valutare il comportamento<br />
biologico-produttivo di 15 varietà "alto oleico",<br />
tutte di provenienza estera (Francia e Spagna), prescelte<br />
in base all'ineludibile requisito della resistenza<br />
genetica alla peronospora (risultante da documentazioni<br />
bibliografiche ufficiali o da indicazioni<br />
formalmente rilasciate dalle ditte sementiere distributrici),<br />
almeno nei confronti delle razze fisiologiche<br />
del parassita di accertata diffusione negli areali<br />
elianticoli italiani. Oltre le predette varietà alto<br />
oleico sono state incluse nella prova tre cultivar<br />
convenzionali quali tipi di confronto per adattamento<br />
e produttività negli ambienti di riferimento,<br />
caratteri accertati da precedenti sperimentazioni ivi<br />
condotte per più anni. Le 18 varietà a confronto<br />
sono elencate nella tabella 1.<br />
Nel 2007 la prova è stata ripetuta secondo le<br />
stesse modalità con l'unica differenza che le varietà<br />
messe a confronto sono state 30, di cui 26 alto<br />
oleico e 4 convenzionali come riferimento per<br />
adattamento e produttività negli areali del centro<br />
Italia. Le varietà oggetto della sperimentazione del<br />
2007 sono riportate in tabella 2.