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Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

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presa urbana di cui l’episodio più significativo è rappresentato dalla costruzione<br />

dell’abbazia della SS. Trinità 176<br />

“…Vi è anco fora di detta Città, sotto la fera, verso Tramontana distante<br />

due tiri di moschetto la Chiesa della Santissima Trinità Chiesa grande, et antica<br />

coverta a tetti a tre navi mantenute da archi con grossi pilastri, e fabbrica<br />

di pietre vive, e mattoni…” 177<br />

Il principe longobardo Gisulfo di Sa<strong>le</strong>rno fece costruire nel 942 un cenobio<br />

benedettino affidandone la conduzione a Iudulfo, congiunto del<br />

principe e primo monaco del monastero venosino, notizia ricavabi<strong>le</strong> dal Chronicon<br />

Cavense, documento in cui per la prima volta si trova citata l’abbazia della<br />

SS. Trinità. 178 A questa iniziativa deve ricondursi l’istituzione del monastero<br />

e la costruzione del primo nuc<strong>le</strong>o del comp<strong>le</strong>sso architettonico che ampliò<br />

la primitiva chiesa pa<strong>le</strong>ocristiana a tre navate sul davanti prolungando<br />

la navata centra<strong>le</strong> e quella di destra con due intercolumni. 179 La Chiesa<br />

dovette ricevere la dedicazione alla SS. Trinità, lasciando quella a S. Felice,<br />

divenendo l’antesignana di questo culto tipicamente longobardo. 180 Due secoli<br />

più tardi su iniziativa degli stessi Longobardi, alla restaurata chiesa della<br />

SS. Trinità verrà annesso il primo nuc<strong>le</strong>o del monastero benedettino.<br />

Nel 1041 da Aversa, giungono a Melfi i primi Normanni che muovono<br />

alla conquista della regione. Nella spartizione del<strong>le</strong> terre conquistate,<br />

Dragone membro della famiglia Altavilla, ottiene nel 1043 il possesso della<br />

città di Venosa, diventandone signore assoluto e tenendola in allodium cioè<br />

come patrimonio familiare, il cui interesse si concentra sul monastero della<br />

SS. Trinità. 181<br />

176 L. Mumford, La città nella storia, Milano, 1990, p. 326 e sgg..<br />

177 ASN, ACT, Apprezzo dio Venosa e Maschito (Documento n. 3).<br />

178 H. Houben, Una grande Abbazia nel Mezzogiorno medieva<strong>le</strong>: la SS. Trinità di Venosa, in Bol<strong>le</strong>ttino<br />

storico della Basilicata, n. 2, 1986.<br />

179 G. D. Mezzina, Radiografia di un monumento: La chiesa della SS Trinità in Venosa, Bari, 1977 p.<br />

30.<br />

180 M. Salvatore, Venosa: un parco archeologico e un museo. Come e perché, Taranto, 1984, p. 76.<br />

181 M. Salvatore, Venosa tra tardo antico ed alto Medioevo, tra destrutturazione e riorganizzazione urbana,<br />

in Il Museo Archeologico Naziona<strong>le</strong> di Venosa, Matera 1991, p. 62.<br />

168

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