10.06.2013 Views

Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

tifici, documenti ecc<strong>le</strong>siastici di autorità periferiche della Chiesa, privi<strong>le</strong>gi<br />

ed altri documenti pubblici, strumenti notarili. Importanti sono inoltre <strong>le</strong> carti<br />

riguardanti <strong>le</strong> cariche pubbliche dei <strong>Caracciolo</strong> di Torella, i titoli nobiliari<br />

e caval<strong>le</strong>reschi, i servizi di Casa Rea<strong>le</strong> e quel<strong>le</strong> attinenti Chiese, monasteri,<br />

badie e castelli, i fatti e <strong>le</strong> carriere militari, i monti ed i banchi, il patrimonio<br />

di famiglia ed altro. Importante è inoltre la presenza dei documenti in copia<br />

(la concessione di assensi e privi<strong>le</strong>gi) di cui molti originali sono andati<br />

persi. Insomma l’insieme della documentazione dell’Archivio dei <strong>Caracciolo</strong><br />

di Torella consente di ricostruire quasi integralmente, non solo la storia dei<br />

possedimenti di famiglia ma, il più del<strong>le</strong> volte, di tutte quel<strong>le</strong> terre che in un<br />

modo o nell’altro gravitarono intorno ai <strong>Caracciolo</strong>, sicché, per l’autore, è possibi<strong>le</strong><br />

“procedere ad uno studio della storia civi<strong>le</strong> socia<strong>le</strong> ed economica” di<br />

molti Comuni della Basilicata e di altre terre e feudi della Campania e della<br />

Puglia. Marcello Romano riporta la platea genera<strong>le</strong> del principe di Torella<br />

in provincia di Basilicata del 1835 che dà conto del sistema organizzativo dell’amministrazione<br />

dei beni con centro a Bari<strong>le</strong>, dove risiedevano l’agente genera<strong>le</strong>,<br />

direttore dell’amministrazione, il cassiere e il raziona<strong>le</strong> e della divisione<br />

in altri sei amministrazioni riguardanti: Lavello e Venosa, Atella e Rionero,<br />

Rapolla, Bari<strong>le</strong>, Ruvo, Baragiano e Bella; ognuna retta da un procuratore specia<strong>le</strong><br />

qua<strong>le</strong> amministratore addetto al sopralluogo. La famiglia <strong>Caracciolo</strong><br />

di Torella acquisì e possedette per lungo tempo territori lucani posti nella<br />

zona del Vulture-Melfese e di altre zone. Nell’Archivio <strong>Caracciolo</strong> di Torella<br />

sono presenti, infatti, 11 documenti tra <strong>apprezzi</strong> e <strong>platee</strong> riguardanti quell’area,<br />

quasi tutti redatti in occasione della vendita e del passaggio del<strong>le</strong> città<br />

da un signore all’altro. All’origina<strong>le</strong> della platea genera<strong>le</strong> dei territori appartenenti<br />

come detto alla casa di Torella si affiancano <strong>le</strong> copie autentiche e quel<strong>le</strong> semplici<br />

degli <strong>apprezzi</strong> di Atella (1615, 1642), Lavello (1629, 1668), Ripacandida<br />

(1642, 1693), Ruvo del Monte (1740), Venosa (1635, 1696, 1713). L’autore, con<br />

opera meritoria di trascrizione, traccia attraverso questi documenti (redatti<br />

tra i due più disastrosi terremoti che interessarono la Basilicata, quello del<br />

5 dicembre 1456 e quello dell’8 settembre 1694) <strong>le</strong> linee generali riguardanti<br />

8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!