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Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

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scendenti conosciuti10 . Per la ricostruzione dei <strong>Caracciolo</strong> di Torella, il cui archivio<br />

è oggetto di questa tesi, interessa seguire il ramo dei <strong>Caracciolo</strong><br />

Rossi.<br />

Ed è proprio al capostipite di questo ramo, Giovanni <strong>Caracciolo</strong> detto<br />

Rosso, che bisogna far risalire il privi<strong>le</strong>gio dell’Imperatore Federico II dell’anno<br />

123811 , con cui l’Imperatore riconoscendo il grande valore militare di<br />

Giovanni, che si lasciò morire bruciato all’interno del castello d’Ischia piuttosto<br />

che arrendersi ai nemici, concedeva al primogenito Ligorio in perpetuum<br />

feudum tutti i beni. Oltre Ligorio, Giovanni ebbe anche altri figli, e a questi<br />

ultimi si fanno risalire quei rami che paral<strong>le</strong>lamente ai Rossi si diffusero. È<br />

il caso di ricordare i Cancella, i Carafa, i <strong>Caracciolo</strong> di Capua e di Avellino<br />

che ebbero i maggiori riconoscimenti e da cui discesero i Principi di Torella.<br />

La terra di Torella dal 1255 fu posseduta dalla famiglia Saraceno12 fino<br />

al 1528 quando Giovanni Camillo Saraceno con il fratello Fabrizio si al<strong>le</strong>arono<br />

con la fazione avversa all’Imperatore Carlo V, ed in seguito il Vicerè di<br />

Napoli Filiberto de Chalons sottrasse i possedimenti ai Saraceno per affidarli<br />

al commendatore Alfonso la Rosa di S. Giacomo per la Regia Corte, che divenne<br />

Conte di Torella.<br />

Ma nel 1551 Alfonso la Rosa vendeva per 31mila ducati la terra di Torella<br />

a Domizio <strong>Caracciolo</strong>13 . Il 5 apri<strong>le</strong> del 1560 Filippo II di Spagna concedeva<br />

il titolo di Conte di Torella a Domizio14 , che veniva riconosciuto il 22 agosto<br />

dello stesso anno dal Vicerè di Napoli Duca di Alcalà. Nel diploma venivano<br />

anche ricordati tutti i servigi e la fedeltà che lo zio di Domizio, Marino <strong>Caracciolo</strong>,<br />

aveva dimostrato all’imperatore Carlo V. Da questo momento in poi la terra<br />

di Torella fu esclusiva proprietà dei <strong>Caracciolo</strong> che si tramandarono di padre<br />

in figlio possesso e titolo.<br />

10 S. Ammirato, Del<strong>le</strong> famiglie nobili napo<strong>le</strong>tane, Fiorenza, appresso Giorgio Marescotti, MDLXXX,<br />

pp. 107-110.<br />

11 Idem, p. 109.<br />

12 ACT Fasc.. 68 Inc. 2.<br />

13 F. Fabris, La genealogia della famiglia <strong>Caracciolo</strong> riveduta ed aggiornata da Ambrogino <strong>Caracciolo</strong>,<br />

Napoli, 1966.<br />

14 ACT, Fasc. 1.<br />

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