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Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

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Fundaco di merciarie, e panni, tre Mastro d’Ascia, due Fabricatori, quattro<br />

poteche di caso, e oglio dentro della Città, et nel borgo un’altra poteca di caso,<br />

et oglio, e due Ferrari di tutti lavori, una fornace di sa<strong>le</strong>nitro, per la Regia<br />

Corte, due fornace de creti, <strong>le</strong> quali stanno di MezzoGiorno dove scatorisce<br />

acqua viva salimastra, et l’altri habitanti sono massari, li quali fanno li<br />

campi e seminatorij, massari di vacche, bovi, giomente, pecore, porchi, et altre<br />

povere genti, con la zappa, arato, et altri nella custodia d’animali sudetti.<br />

Vestono li nobili al grado loro, et l’altri alla foresa. Detta Città è grassosa<br />

è abbondante de grani, orgi, <strong>le</strong>gume, carne, latte, oglio si per quello poco si<br />

fà in territorio, come quello si fà nelli luoghi convicini, et anco abbondante<br />

di caccia d’ogni sorte d’animali quatrupedi come sono caprij, <strong>le</strong>pari,<br />

volpe, porci, et d’ogni sorte d’ucelli volateli, et de acque, et anco caccie de<br />

pesci nel fiume Ofeto, et Bisiento, vi sono due fontane d’acque vive, una da<br />

sotto la Porta detta Barra, con beveraturo, qua<strong>le</strong> è acqua perfettissima dove<br />

è la fontana nova, distante un terzo de miglio, vi è un’altra fontana detta<br />

Gravetta, et un’altra di Santo Felice con beveraturo, li cittadini la mandano<br />

a pigliare per li creati, e create fuori della Città accosto la difesa detta il Finocchiero<br />

con beveraturo acqua perfettissima. Per governo di detto territorio vi sono<br />

bovi aratorij numero cento cinquanta, vacche da più cappel<strong>le</strong> quattrocento,<br />

cavalli di sella, e di soma numero trenta, quattro muli, burrichi numero 150<br />

di diversi Padroni, diece giumente, li detti massari possono seminare da mil<strong>le</strong><br />

tomola di vettovaglie.<br />

La detta Città si governa, per un Sindico, e sette e<strong>le</strong>tti, quali s’eliggono<br />

nel publico Parlamento nominati, per lo Sindico, et altri Vecchi, e nel medesimo<br />

tempo si crea il Casciero, il qua<strong>le</strong> hà peso d’esigere, e pagare l’ordini se li fanno<br />

purche si nell’ordini non vi è firma del Sindico ancorche fussero tutti l’e<strong>le</strong>tti<br />

il Casciero non è obbligato pagare, il qua<strong>le</strong> parlamento si fà nella casa<br />

della Corte, quali governano, et reggono conforme lo stato antico, et tengono<br />

<strong>le</strong> sottoscritte entrate.<br />

Copia die decima quinta mensis Ottobris 1667. Lavelli, loco, et convueto<br />

pro conficiendo infrascritto actu. congregatis in unum subscriptis magnifi-<br />

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