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Gli apprezzi e le platee dell'archivio Caracciolo - Precedente ...

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in testa s’entra in un picciolo camerino al presente cascato la lamia, e dal detto<br />

corritoro a destra con grada divastata s’ascende al baloardo a sinistra della<br />

porta d’esso Castello, ritornando poi al ballatoro della sudetta grada seguendo<br />

la grada predetta con due altre tese d’undeci gradi l’una, non complita,<br />

e discoverta s’impiana al terzo ballatoro, in esso è porta, entra alla sala<br />

coverta lamia a botte, qua<strong>le</strong> piglia lume così dalla parte del corti<strong>le</strong>, come<br />

dalla Piazza, a destra di essa si trova la Cappella coverta a lamia, e arco di<br />

pietra del paese intagliato dove, è l’altare di fabrica, in testa della sudetta sala<br />

si trova una stanza coverta a tetti per uso di riposto, che piglia lume con<br />

finestre dalla parte della Piazza, accosto si trova porta dalla qua<strong>le</strong> s’entra in<br />

un picciolo corritoro coverto a lamia di canna, a destra della qua<strong>le</strong> s’entra<br />

in una camera coverta a tetti, qua<strong>le</strong> piglia lume con due finestre verso la strada,<br />

ritornando alla sala sudetta da essa s’entra alla prima anticamera coverta<br />

a lamia a gaveda, e lunetta, dipinta di Rabesco, ed altro di mediocre pittura<br />

con pavimento di mattoni, e tiene due finestre una verso il corti<strong>le</strong>, e l’altra<br />

verso la Piazza, da essa si passa ad un’altra stanza simi<strong>le</strong> di pittura, e pavimento,<br />

a destra vi è porta, che và fuori al riviglino formato sopra la porta<br />

di detto Castello, e da essa s’entra alla terza camera di forma più piccola<br />

del<strong>le</strong> prime descritte, coverta a lamia a goveda, e lunetta senza pittura, e<br />

tiene comodità di focolaro, siegue la quarta camera simi<strong>le</strong>, in testa si trova<br />

porta dalla qua<strong>le</strong> con corritoro a lamia si passa ad un picciolo camerino oscuro,<br />

e da esso con sedici scalini s’impiana ad un ballatoro, a sinistra s’entra<br />

in un camerino, che piglia lume dalli saettoni, che sono attorno la torre, e da<br />

detto camerino continuando la scala a ventidue gradini si sa<strong>le</strong> ad un altro<br />

camerino similmente pigliano lume da saettoni, e da esso con altri quattordici<br />

scalini, s’impiana alla sommità della torre, dove si gode tutta la Città ed altri<br />

luoghi della Puglia, ritornando al piano della quarta camera ut supra descritta<br />

si trova porta dalla qua<strong>le</strong> s’entra da una camera coverta a lamia a goveda<br />

con finestra verso la strada, e stipo dentro muro, da essa si passa ad un<br />

altra camera simi<strong>le</strong>, e dalla detta ad un corritoro grande coverto a lamia, dove<br />

a a destra si trova la comodità del luogo commune a man sinistra la com-<br />

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