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Le Giornate del Cinema Muto 2005 Sommario / Contents

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An illustrated title card in the surviving nitrate print identifies this film as<br />

El Sueno de Baby (Baby’s Dream), and shows an idealized mother<br />

watching over the sleeping Peggy.The somewhat disconnected events of<br />

this comedy are thus explained away as being only a dream! The film<br />

opens with Brownie pulling on a long rope device that hoists Peggy to a<br />

roof and drops her down onto the blanketed back of Tim. Suddenly we are<br />

transported to a steeplechase in the countryside. Peggy is thrown off at<br />

the first jump and limps away, climbing into a flivver with Brownie. She<br />

and Brownie take the car on a wild ride through traffic and past a parade<br />

of elephants, pantomiming “talking to each other” about the sight. Peggy<br />

then drives right through a mansion and is arrested by a band of<br />

policemen.The scene shifts to a barnyard where Peggy is seen chasing a<br />

flock of geese, then shifts again to an inexplicable party of musicians<br />

where Peggy attempts a “modern” dance – before breaking up the party<br />

with a water fight, after which she disappears, leaving the musicians to<br />

march off. A dream indeed! – BABY PEGGY:DIANA SERRA CARY, <strong>2005</strong><br />

THE KID REPORTER (Century Studio/Universal, US 1923)<br />

Re./dir, scen: Alf Goulding; cast: Baby Peggy, Blanche Payson, Albert<br />

Willis? (Albert <strong>Le</strong>wis?), Jim Kelly, Buddy Williams; ppp/rel: 30.5.1923;<br />

35mm, 1437 ft., 19’ (20 fps), BFI / National Film and Television Archive<br />

(Joye Collection). Film presentato per gentile concessione di padre<br />

Hansruedi Kleiber SJ / Shown with the kind permission of Father Hansruedi<br />

Kleiber SJ.<br />

Didascalie in francese e tedesco / French & German intertitles.<br />

Come nel caso di molti due rulli <strong>del</strong>la Century con Baby Peggy, la<br />

trama di The Kid Reporter venne presa di sana pianta da un<br />

lungometraggio girato da una casa indipendente ed uscito in quello<br />

stesso anno, il 1923. Il titolo era The Cub Reporter (Bambù reporter),<br />

e vi recitava un nuovo prim’attore, Richard Talmadge, già<br />

controfigura di Douglas Fairbanks. I due soggetti, quello <strong>del</strong>l’originale<br />

e quello <strong>del</strong>l’imitazione, erano quasi identiche: un giovane reporter<br />

intravede una possibilità di promozione quando una dama <strong>del</strong>l’alta<br />

società, vittima di una rapina, arriva al giornale per mettere un<br />

annuncio in cui segnala la perdita di una preziosa collana di perle.<br />

Dopo svariate avventure all’inseguimento <strong>del</strong> presunto colpevole,<br />

l’eroe trova le perle rubate, denuncia il ladro e viene doverosamente<br />

promosso dal capo.<br />

Nella versione di Peggy, rielaborata dal fantasioso Alf Goulding,<br />

l’eroe diventa la segretaria poco apprezzata di un bisbetico direttore<br />

di giornale che non perde occasione per tormentarla. Dal momento<br />

in cui la treenne Peggy fa la sua regale comparsa sullo schermo è<br />

chiaro che Goulding aveva <strong>del</strong>le precise mire e che la bambina non<br />

funge solo da protagonista comica, ma da simbolo implicito e<br />

mo<strong>del</strong>lo di comportamento per la crescente forza lavoro femminile<br />

(pensate che siamo nel 1920!) che stava iniziando ad invadere il<br />

mondo degli affari americano, bastione tradizionalmente invincibile<br />

di strapotere ed orgoglio maschile.<br />

108<br />

Peggy è l’unica femmina in uno staff tutto al maschile.Vediamo il suo<br />

irascibile capo che schiaffeggia cru<strong>del</strong>mente il suo inesperto<br />

fattorino ed esprime grande irritazione per quelli che considera i<br />

tipici difetti femminili <strong>del</strong>la sua segretaria: la pigrizia, l’assentarsi<br />

misteriosamente dal lavoro e il masticare gomma mentre le si detta<br />

qualcosa!<br />

Ma ecco che arriva la ricca signora cui è stata rubato la collana e di<br />

colpo il rude direttore si trasforma in un perfetto gentiluomo.<br />

Convoca il suo staff composto di soli uomini e promette di<br />

promuovere redattore capo chi di loro riuscirà a trovare le perle<br />

scomparse. Peggy sente per caso questa conversazione e vuole<br />

cimentarsi anche lei, ma dalla sua espressione si capisce che è certa<br />

di una cosa: il capo non permetterà ad una “semplice donna” come<br />

lei di competere. Così trova un modo per metterlo nel sacco: si<br />

traveste da uomo.<br />

Di lì a poco rientra mascherata da reporter sportivo, con tanto di<br />

baffi e monocolo, abbigliata in un completo a quadretti con berretto<br />

assortito, con un elegante bastone di bambù e scarpe Spectator.<br />

(Quando il capo la vede sviene.) Immediatamente si passa<br />

all’inseguimento, che si spiega da sé. Nel corso <strong>del</strong>le sue avventure,<br />

incontra due uomini impegnati in un numero comico che ci ricorda<br />

da vicino Stanlio ed Ollio. Ciò non deve sorprendere, visto che il<br />

regista Goulding avrebbe in seguito diretto alcuni dei loro primi<br />

cortometraggi muti. Egli dichiarò poi di essere stato lui a formare la<br />

celebre coppia, ma è un’attribuzione che è stata contestata.<br />

Nella sua ricerca <strong>del</strong> sospettato, Peggy ruba una macchina e si mette<br />

al volante. Una volta di più si comporta da donna all’avanguardia,<br />

guidando in un’epoca in cui alla gran parte <strong>del</strong>le mogli ciò non era<br />

permesso dai loro: sarebbero state pericolosamente indipendenti.<br />

(Più oltre nel film Peggy scappa anche in motoscafo, un’altra libertà<br />

off-limits concessa solo agli uomini.) Sospettando il maggiordomo<br />

<strong>del</strong>la ricca signora, Peggy lo affronta con coraggio, ma questi getta<br />

violentemente l’intrepida reporter da una finestra al secondo piano<br />

<strong>del</strong>la dimora. Ostinata, lei si ripresenta, stavolta travestita da vecchio<br />

saggio cinese, con un lungo spolverino grigio, nascosta dietro una<br />

barba bianca posticcia. Riaccolta in casa dalla padrona, Peggy finge di<br />

essere il decrepito nonno <strong>del</strong> maggiordomo e chiede “di vedere mio<br />

nipote”! Un gatto le strappa però la barba e così viene ributtata<br />

fuori. Dopo tutta una serie di vicissitudini, Peggy alla fine trova le<br />

perle, le porta alla polizia e dimostra che il ladro è il maggiordomo.<br />

Di nuovo in ufficio, al giornale, solleva le perle e proclama (in<br />

inglese): “Ho trovato la collana ed ho catturato il ladro, anche se<br />

sono solo una donna!”<br />

Nelle riprese finali Peggy appare al comando, seduta alla sua nuova<br />

scrivania, con l’ex-capo ridotto a umile schiavo, cui ordina di portarle<br />

un bicchiere di latte. Mentre lui è via, questa navigata femminista<br />

mormora sbadigliando: “È stato il giorno più noioso <strong>del</strong>la mia vita.”<br />

Quando il latte arriva lo beve e, sicura di avere dalla sua parte tutte<br />

le donne <strong>del</strong> pubblico, condivide con loro una genuina, trionfale<br />

risata.

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