Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

lo più promossa da regole di profitto. L’economia è alimentata dal consumo,
paragonato ormai al benessere, che è possibile con la produzione di merci;
tutto ciò porta a inquinamento, sfruttamento sociale e delle risorse naturali.
«Una rappresentazione semplicistica designa la globalizzazione come il flusso
libero e integrato di merci e capitali da cui dipende l’accrescimento della
prosperità su scala mondiale. Ad un’analisi disincantata dell’economia reale,
si verifica negli ultimi decenni l’incremento della disuguaglianza tra paesi
ricchi e paesi poveri, nonché l’aggravarsi delle sperequazioni all’interno delle
stesse società dell’Occidente. Il divario tra le popolazioni del mondo non è
mai stato così profondo» (Malavasi, 2008: p.10).
Manifestazione principale e più preoccupante di questo impatto globale è la
crisi climatica, oltre alla crisi della biodiversità e l’assottigliamento della
fascia d’ozono. Queste rappresentano l’altra faccia dello sviluppo economico e
della globalizzazione, dei nostri stili di vita che hanno portato a questo e
quindi delle nostre responsabilità.
È proprio qui che comincia a farsi strada l’educazione e il suo nuovo ruolo.
Nel comprendere l’impatto che ha il nostro stile di vita attuale sul pianeta,
possiamo anche capire che, se questo non verrà sostituito con uno più eco-
compatibile, saremo responsabili noi delle carenze che avranno le generazioni
future, ed anche dei possibili problemi che si verificheranno a livello
ambientale.
Per cercare quindi di attenuare il più possibile questi eventi occorre formare
una nuova popolazione, una cittadinanza più attiva, più sensibile e più
responsabile sulle tematiche sociali e ambientali, ed inoltre modificare i nostri
stili di vita, per un futuro più equo e sostenibile. E’ proprio all’educazione che
spetta questo ruolo importante.
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