Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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CONCLUSIONI
“Meglio una testa ben fatta
che una testa piena”
Michel De Montaigne
L’educazione ambientale, nel decennio che intercorre tra Rio e Johannesburg,
si è evoluta sempre più verso una più complessa e comprensiva dimensione di
educazione alla sostenibilità. In questo periodo sono state ampliate
significativamente le sue finalità, le sue metodologie e le sue tipologie di
servizi; oltre ad essersi elevata la qualificazione degli operatori, si sono
maggiormente strutturati gli enti che la promuovono e la loro organizzazione.
In altre parole si può dire che l’educazione ambientale progressivamente si è
integrata con gli altri strumenti per lo sviluppo sostenibile.
Nel corso di questa tesi si è cercato di illustrare alcuni dei processi che sono
stati messi in atto a livello nazionale e locale, per rispondere alla sfida che ci si
è preposti in seguito agli eventi di carattere internazionale come Rapporto
Bruntland, Agenda 21 e tanti altri. Tale sfida è di giungere al cambiamento dei
comportamenti sbagliati, che stanno alimentando una crisi sia ambientale che
sociale, introducendo e sperimentando nuovi processi educativi che aiutino
nella formazione di una cittadinanza attiva, partecipe e consapevole. Se si
vuole giungere a una reale modifica degli stili di vita attuali, alla sostenibilità,
non basta, anche se innegabilmente importante, soffermarsi a riflettere su
un'educazione ambientale e sulla sua efficacia. Essa è diventata uno strumento
trasversale e fondamentale nella promozione dello sviluppo sostenibile, in
grado di favorire conoscenza, motivazione, partecipazione attiva non solo
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