Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

Sono cambiati i contesti: non si opera più soltanto a scuola o nell’università,
nei centri di formazione o nei Cea (centri di educazione ambientale), ma la
sfida è portare avanti i processi di sviluppo sostenibile territoriale.
Sono cambiati i modi: non più unità didattiche o percorsi educativi e
formativi, ma processi di apprendimento in contesti complessi.
È necessario che le istituzioni scolastiche comprendano questo ampliamento di
pensiero per poter agire in un’ottica sistemica, per non limitare le loro azioni
educative nello spazio scuola, ma aprirsi al territorio ed aiutare la “società
educante” nell’attivare quei cambiamenti importanti. Si parla di un’importante
responsabilità che alla scuola viene attribuita, questa però dev’essere colta per
riuscire effettivamente a produrre quelle modifiche di comportamento e di
modo di pensare auspicabile per giungere a quegli obiettivi di Agenda 21
prefissati a livello internazionale.
1.5. Definizioni in Divenire
L’evoluzione interna avvenuta nella concezione di Educazione Ambientale la
si può raccontare anche attraverso le sue definizioni in divenire nel tempo e i
suoi cambiamenti intrinseci.
Una delle prime definizioni dell’Educazione Ambientale, è stata data dalla
Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) nel 1970:
«l’Educazione Ambientale è il processo di riconoscimento
dei valori e di chiarimento dei concetti in ordine allo
sviluppo di capacità ed attitudini necessarie per capire ed
apprezzare le interrelazioni tra l’uomo, la sua cultura e
l’ambiente biofisico che lo circonda. L’EA coinvolge i
processi decisionali e la formazione di un codice di
comportamento per il raggiungimento degli obiettivi della
qualità ambientale» (Cipparone, 2005, p.33).
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