Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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astratti e simbolici. Una scuola quindi “statica” in una società complessa non coglie le giuste sfide educative che gli vengono poste per formare personalità idonee e cittadini in grado di compiere scelte attive. In questo contesto è da attuare una completa revisione dei curricola per rendere possibile un approccio multidisciplinare ai temi di sviluppo sostenibile e di un’effettiva partecipazione dei cittadini. Tenendo in considerazione il mio lavoro svolto con riferimento al Bando In.F.E.A. 2010, penso sia interessante riportare la presenza di una sezione dedicata al curricolo ed alla sua modifica, in quanto risorsa dei progetti. L’Infea ha, infatti, richiesto di prevedere ed esplicitare nei progetti presentati dalle scuole, per essere ammesse al bando, l’inserimento nel Curricolo dell’Istituto Scolastico delle azioni previste nel progetto; inoltre si dovevano prevedere modalità per rendere l’azione realizzata permanente e continuativa nel tempo. Ciò significa che tutti i progetti che saranno realizzati dalle scuole vincitrici, da ricordare che sono tutte attività realizzate da scuole in rete, consentiranno un concreto cambiamento ed un'evoluzione del curricolo scolastico in un’ottica sostenibile. Oltre a questa richiesta, il sistema In.F.E.A., nella valutazione dei progetti, ha tenuto anche conto, come fattore positivo, di un'eventuale partecipazione al progetto “Verso un’ecologia del curricolo” degli insegnanti delle scuole in partnership; questo fattore può consentire di avere un quadro sul grado di conoscenze e interesse dei docenti ed educatori coinvolti, verso un'effettiva realizzazione di una scuola sostenibile. Dall’analisi sui risultati emersi riguardo ai temi affrontati nei progetti, è opportuno sottolineare la volontà delle scuole di voler introdurre delle effettive modifiche all’interno del loro spazio, non solo per quanto riguarda l’ambiente naturale e la sua riqualificazione, ma soprattutto rivisitare la scuola in quanto ambiente di relazioni e di luogo situato in un territorio, con il quale è importante interagire e collaborare nella crescita comune di una cittadinanza 72
attiva e partecipe. Si dimostra, dunque, la necessità di riflettere sulle modalità opportune da applicare per giungere ai fini educativi. Potendo parlare della situazione regionale, dopo aver preso in esame questo contesto, si può considerare come elemento positivo la volontà e le attività ormai messe in atto dalle scuole, per aprirsi realmente alla comunità. Le scuole oggi hanno colto la necessità di una collaborazione attiva con altri enti locali, quindi vi è presente un Sistema Formativo Integrato, per riuscire nell’intento di educare alla sostenibilità e di fornire occasioni nuove di apprendimento, non più legate esclusivamente all’aula e alla metodologia trasmissiva del sapere. Con i progetti considerati, inoltre, si mostra l’intento di promuovere con attività diverse corretti stili di vita e di comportamento in relazione alla comunità scolastica e alla sostenibilità dello spazio educativo; dunque oltre che un’attenzione alle relazioni esterne con il territorio, vi è la volontà di riqualificare i luoghi interni dell’Istituto e le relazioni che ne fanno parte, portando l’ambiente a trasformarsi in spazio vissuto (Iori, 1996). Le emergenze ambientali del nostro paese, ma non solo, richiedono che si debba agire a livello educativo intervenendo sui modelli culturali di riferimento, sugli stili di vita, sugli approcci di pensiero alla realtà, sull’etica per rendere le persone più sensibili rispetto alle questioni ambientali, diffondendo capacità, valori e comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile. La scuola, anche se non è la sola a doversi caricare di queste responsabilità, è l’attore per eccellenza dell’intervento formativo; questo non va dimenticato in quanto risorsa. Come si è detto, però, essa in questa nuova sfida educativa, non può pensare di riuscire nell’intento senza cogliere ogni possibilità e occasione di collaborazione con esperti e con l’aiuto di competenze diverse dalle proprie. Si potrebbe inoltre aggiungere che non si può più prescindere dal far interagire conoscenze ed esperienze, riconoscendo lo scambio reciproco come crescita sia individuale che collettiva, in quanto è proprio 73
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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA
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