Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

questo scambio di idee e opinioni che si vuole trasmettere e insegnare alle
nuove generazioni, creando occasioni di dialogo e di lavoro in rete essendo
vera ed innegabile modalità idonea per arrivare ad una sostenibilità collettiva.
Per questo motivo le Istituzioni scolastiche, ma anche amministrazioni, organi
informativi ed enti locali devono diventare e continuare ad essere l’esempio di
un modello da seguire.
L’educazione ambientale è una disciplina complessa in quanto comporta due
ambiti: quello educativo e quello scientifico e nella pratica educativa
sostenibile occorre una cooperazione di esperti e insegnanti per arrivare a
trasmettere il sapere.
È per questo che si sta cercando di aiutare la scuola ad aprirsi al territorio e ciò
è necessario proprio perché l’educazione ambientale copre un contesto ampio
che comprende l’educazione formale, non formale e informale.
La risorsa del caso regionale Emilia Romagna, sta nell’essere pronta a
mettere in atto un significativo cambiamento organizzativo di enti locali e
istituzioni, avendo dato vita e forma al consolidamento di un contesto di
rete a tema di educazione alla sostenibilità reale e riconosciuto dalla regione
stessa, ma questo lo si approfondirà tra qualche paragrafo.
Riprendendo il discorso scuola e i suoi processi di cambiamento in atto, si è
visto come nella progettazione delle attività educative, presentate al Bando,
vengono colte le occasioni che si ritrovano anche all’esterno dello spazio
scuola, in cui è necessario produrre un cambiamento; vengono utilizzati,
infatti, come elementi su cui indirizzare la partecipazione dei ragazzi,
consentendogli di riflettere, valutare e proporre soluzioni a problemi realmente
esistenti all’interno della propria comunità. Ho ritrovato nei progetti attività
legate allo studio e la formulazione di proposte di percorsi per una mobilità
sostenibile; o anche il lavoro svolto dai ragazzi di informarsi e promuovere
attività di riciclaggio/riutilizzo dei rifiuti e di risparmio energetico. Nella
riorganizzazione dei curricula è fondamentale giungere all’integrazione reale
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