Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

ed agli stili di vita presenti nei loro ambienti vissuti e le criticità presenti in
questi, di lavorare per esempio anche come tutor con i più piccoli, o
trasmettere informazioni sulle tematiche affrontate nel progetto alla comunità
cittadina.
Sono presenti, comunque, tra i progetti analizzati, anche casi, cinque su sedici,
in cui si riscontrano delle criticità nel riuscire a delineare specifiche azioni a
seconda dell’età, o meglio, sono ben descritte e definite le attività che
andranno a svolgere ragazzi delle scuole di primo e secondo grado, ma non
vengono presentate quelle dedicate ai bambini della scuola primaria o
dell’infanzia, a seconda degli Istituti che hanno deciso di collaborare in rete.
Tale criticità che si riscontra, nel momento in cui non viene esplicitata la
modalità con cui i soggetti di età minore vengono resi effettivamente partecipi
e attivi nella realizzazione del progetto, rappresenta una difficoltà nel
comprendere il come verranno coinvolti i bambini, come verrà presentata loro
la tematica e come si cercherà di educarli in un ottica di sostenibilità.
Educazione “Sul”, “Nel” O “Per” L’ambiente
(Appendice: Griglia 4)
Oggi si sta cercando di
«passare da un tipo di didattica ambientale svolta
sull’ambiente, il cui obiettivo è la conoscenza degli
elementi, delle relazioni e dei meccanismi che lo
caratterizzano, un’attività che si esaurisce nello studio
ecologico e che può svolgersi paradossalmente anche solo
sui testi nell’ambito di una sola disciplina, a un tipo di
attività svolta nell’ambiente, che ha al proprio centro
l’esperienza, il vissuto, il coinvolgimento dei canali
percettivi dell’allievo, fino a realizzare una vera
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