Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

Questi cambiamenti si sono verificati in seguito alle nuove tematiche
internazionali, descritte precedentemente, ed anche in seguito alle analisi delle
esperienze sul campo: si è passati, infatti, da una generica sensibilizzazione e
conoscenza della natura e dalla rincorsa alle emergenze ambientali, ad
un'educazione alla sostenibilità. Il cambiamento di prospettiva cruciale che è
avvenuto nell’Educazione Ambientale è stato il passaggio «da un’educazione
per la conservazione della natura, cioè difensiva e reattiva, a un’educazione
ambientale per lo sviluppo sostenibile, cioè preventiva e proattiva».
«Da Rio in poi cultura e azione ambientale non significa
più soltanto “conservare la natura” o riparare i danni in
coda ai processi produttivi, ma riorientare sulla qualità
sociale e ambientale l’intero modo di produrre e
consumare dei cittadini del pianeta»
(Bertolini S., 2005: p.18).
In questo senso significa puntare ad una politica preventiva e proattiva invece
di conservativa e reattiva.
L’Educazione Ambientale oggi è considerata uno strumento importante per
compiere una rivoluzione ecologica del sapere e quindi per promuovere lo
sviluppo sostenibile e consapevole; la si identifica come una dimensione
educativa permanente e globale che coinvolge l’istruzione scolastica, la
sensibilizzazione dei cittadini, la formazione professionale, la ricerca
(Bertolini, 2005).
Nelle prime esperienze di educazione ambientale veniva ritenuto sufficiente
conoscere meglio l’ambiente per comportarsi conseguentemente in modo più
responsabile nei suoi confronti; assumevano quindi un carattere nozionistico
dando importanza per lo più ai contenuti, spesso trasmessi da libri che
decontestualizzavano l’ambiente stesso.
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