Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

pensa. Non si è ancora compreso bene e non è ancora diffusa la
consapevolezza sul “come fare” nell’effettivo, con i propri comportamenti, ma
anche atteggiamenti, ad essere dalla parte dell’ambiente, e aggiungerei anche
dalla parte del sociale se si pensa all’ambito del sistema di produzione in atto
nella nostra società consumistica.
Nel tentativo di mostrare un quadro generale su quello che siamo noi oggi nel
rapporto con l’ambiente, potrei dire che:
«siamo sensibilizzati, vogliamo partecipare, vogliamo
intervenire sulle tematiche ambientali, ma il nostro stile di
vita è completamente diverso e non è orientato verso la
sostenibilità. I giovani sanno che cos’è lo sviluppo
sostenibile, conoscono i comportamenti corretti e il
risparmio delle risorse, desiderano tuttavia la discoteca, il
centro commerciale, i grandi magazzini…» (Bonfanti,
2009: p. 117)
Per cambiare abitudini e stili di vita non basta trasmettere informazioni e
sensibilizzare, occorre trasmettere nell’effettivo un modello comportamentale
possibile da seguire e imitare. La coerenza non deve essere solamente
predicata, ma anche e soprattutto praticata. Le giovani generazioni come
possono assumere comportamenti sostenibili se gli adulti della società, sono i
primi che non si sforzano di dare un concreto esempio di come si può essere
effettivamente responsabili verso l’ambiente, responsabili nelle proprie scelte,
responsabili verso il sistema sociale. Io noto in questa società di oggi sì un
forte individualismo e perdita d’identità delle nuove generazioni, ma
soprattutto una forte ipocrisia in quelle adulte, che sono convinte di essere
nella posizione di poter ormai solamente trasmettere a voce il modo giusto per
comportarsi lasciando ai giovani il compito di rispondere alle problematiche,
creando da soli un nuovo modo d’essere. Questa a mio parere non è per nulla
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