Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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ogni tentativo di cambiamento, come: politiche, i politici, i tecnici dell’ambito, le organizzazioni, le strutture e le procedure. Se uno di questi contrasta e contraddice con quanto si dichiara e si insegna attraverso l’educazione, il prodotto finale ambiente/sostenibilità/cittadinanza attiva diminuisce poiché diminuisce la fiducia nell’istituzione, diminuisce quindi di conseguenza la disponibilità a collaborare, a partecipare; questa mancanza di fiducia e partecipazione induce ad un distacco tra istituzioni e cittadini, che incrementa ancora di più la sfiducia. Non dobbiamo dimenticare che le cose cominceranno a cambiare realmente il giorno in cui i governi si muoveranno tutti insieme con azioni concrete volte a fare qualcosa per diminuire il riscaldamento globale e l’impatto ambientale in tutti i suoi aspetti. I governi negli ultimi venti anni hanno continuato a cambiare ed ognuno ha perdurato nel fare i suoi interessi senza assumersi la responsabilità di spingere ad un cambiamento che rendesse possibile l’arresto della crisi climatica. Ma questa consapevolezza non ci deve bloccare e far pensare che ogni nostra azione sia inutile in quanto ognuno di noi non si deve considerare una semplice goccia nel mare, senza possibilità di incidere, ma una parte di esso che contribuisce a creare una quantità… E la quantità ha il potere di incidere e di contribuire al cambiamento. 4.5 Proposta per una Progettazione Futura In queste pagine ho ripetuto spesso la parola “complessità” e, nella mia parte conclusiva, vorrei cercare di proporre le mie idee a riguardo, per cercare di fornire spunti utili ai fini di trovare soluzioni nuove ed incisive in questo settore educativo ormai inconfutabile dell’educazione alla sostenibilità. Si è affrontata la tematica degli adulti e di quanto i loro stili di vita influenzino i ragazzi nella loro formazione identitaria. Dunque si è riflettuto su quanto sia importante introdurre e creare iniziative volte ad educare, e trasformare, famiglie e genitori al fine di poter rendere consolidate attività che sono svolte 86
nelle Istituzioni scolastiche da bambini e ragazzi, invece di contrastarla con abitudini sbagliate. Pensando a quanto i genitori incidono sulla formazione dei propri figli, ho riflettuto anche sul fatto di quanto spesso un figlio sia in grado, il più delle volte in modo inconsapevole, di cambiare e far crescere una persona. Fino ad oggi si sono portati avanti progetti nel mondo della scuola ai fini di responsabilizzare i bambini ed i ragazzi nei confronti del proprio territorio e della propria società; si è pensato per questo anche a come poter educare gli adulti per poterli far diventare collaboratori della scuola nell’atto educativo. Io credo che vada incluso un elemento importante, che può aiutare a dare il via ad un processo ricco di possibilità: responsabilizziamo i ragazzi ad educare i propri genitori, a diventare sponsor di buone pratiche e a pretenderle. Mostriamo loro che non devono cambiare da soli il mondo, ma che devono spingere le proprie famiglie affinché si apprenda l’importanza delle proprie decisioni e delle proprie abitudini a livello ambientale e sociale. Insegniamo a scuola ad educare i “grandi”, a trasmettere e pretendere tutti i comportamenti eco-sostenibili. Per realizzare questo sarebbe utile nelle prossime iniziative promuovere lo sviluppo di progetti che richiedano attività da parte dei ragazzi nei confronti delle famiglie: si potrebbe richiedere loro di studiare e analizzare gli stili di vita dei propri genitori, di trovare i difetti anti ecologici nella loro quotidianità; di riflettere insieme in laboratori di gruppo sulle abitudini sbagliate più frequenti e di proporre soluzioni alternative sostenibili proprio agli adulti loro vicini. Tutto questo si può realizzare se la scuola sostiene questo processo d’analisi e trasmette ai ragazzi gli strumenti necessari, ai fini di formare gli adulti di oggi proiettati verso il futuro. La complessità di riflettere su un’educazione appropriata del mondo dei “grandi” sta proprio nel fatto che è difficile inserire delle iniziative, sia comunicative che educative, all’interno della loro quotidianità poiché, come si è visto anche nei progetti che ho esaminato nel mio percorso, sono emerse sì 87
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ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA
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Romagna. Attraverso l’esame dei p
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Sono cambiati i contesti: non si op
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il progetto interregionale sul sist
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