Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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esigenze. In molti casi, questi interventi hanno rappresentato la continuazione di una programmazione che, da molti anni, è parte organica delle politiche di sostenibilità. In altri casi, invece, la programmazione regionale ha costituito la spinta decisiva per far transitare l’educazione ambientale da progettazione occasionale ad un’azione stabile e continuativa delle Amministrazioni. La legge regionale e la sua attuazione, insieme ai documenti nazionali e internazionali, ha indirizzato le prime quattro programmazioni triennali regionali dell’informazione ed educazione ambientale, (1999-2001, 2002- 2004, 2005-2007) realizzate nell’arco dei dieci anni dal 1996 al 2006, le quali hanno finanziato e realizzato oltre 500 progetti con i CEA e Scuole e oltre 100 azioni per lo sviluppo del sistema In.F.E.A. (Report 1, 2009). Per conoscere meglio le attività che sono state svolte in quest’arco di tempo, e sapere in quale contesto si ritrova l’azione educativa di oggi, qui di seguito mi sembra importante riportare in sintesi l’evolversi delle programmazioni regionali realizzate con i piani triennali. Le prime a svilupparsi sono state promosse e finanziate con risorse statali attraverso il Programma triennale di tutela ambientale (PTTA) 1994-1996, avviato dal Ministero dell’ambiente, con cui si è cercato di accompagnare la nascita e il consolidamento di vari CEA e sono stati prodotti diversi materiali didattici di qualità per sensibilizzare alle tematiche ambientali e sociali.; ha avviato dunque la costituzione di una struttura regionale di riferimento. Si è cominciata a sviluppare in modo sistemico e continuativo la programmazione regionale e sono state avviate importanti azioni di sistema, con il “Programma regionale INFEA 1999-01” che ha previsto lo sviluppo del Master post-laurea in esperto in Educazione Ambientale, il legame tra A21L e INFEA, sono stati dati contributi attraverso bandi annuali, a scuole e CEA, finalizzati e orientati da indicatori di qualità. Il “Programma regionale INFEA 2002-04” ha previsto il consolidamento del processo avviato con quello precedente, questo anche grazie all’aiuto dato dal 34
Ministero dell’Ambiente, consentendo di sostenere dieci progetti particolarmente complessi e significativi: si è potuto infine realizzare il “Progetto interregionale sul sistema degli indicatori di qualità da applicare ai sistemi regionali INFEA” con il quali si è arrivati a un accreditamento dei CEA e ad attivare un sistema di monitoraggio e documentazione delle azioni intraprese. Con il “Programma regionale INFEA 2005-07” si sono incentrate le indicazioni regionali nel portare CEA e scuole a lavorare in partnership per affinità tematiche, metodologiche o territoriali. Nello stesso periodo è stata avviata la ricerca Educazione Ambientale 10+, progettata e indirizzata da un comitato scientifico con esperti del mondo universitario e delle istituzioni scolastiche, e coordinata dal Servizio Comunicazione ed Educazione alla Sostenibilità. Questa ha permesso di fare una valutazione approfondita sui dieci anni d’attività, per verificare lo stato del sistema regionale riguardante le tematiche ambientali, potendo dunque ricavare dei suggerimenti su possibili azioni necessarie da svolgere in futuro (Report 1, 2009). 2.3 Programma regionale Infea 2008-10 Le programmazioni citate precedentemente hanno consentito di sviluppare il “Sistema regionale INFEA”, composto da CEA, Scuole Laboratorio, Agenzie scientifiche e formative di supporto che rappresenta un originale laboratorio di cooperazione tra istituzioni politiche e formative, ricerca e associazionismo (DGR N°1217/2008). Importante è considerare che lungo questo percorso è mutato il contesto di riferimento per le problematiche dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, rispetto ai programmi triennali precedenti. Si possono sintetizzare quattro punti decisivi che hanno influenzato questo cambiamento: 35
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