Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

2
SISTEMA IN.F.E.A.
Nella prima parte del mio lavoro ho parlato dell’importanza di arrivare a
sviluppare una cultura sostenibile per una società del presente e del futuro.
L’obiettivo che ci si pone è complesso e difficile in quanto richiede una
rivoluzione noologica 1 , ma non impossibile e comunque necessario. La
difficoltà sta nel trovare la metodologia e il processo d’avviamento giusto e
ricco di sviluppi e riscontri.
Il primo passo per riuscire a cambiare una società e i suoi stili di vita non può
che partire dalle azioni governative, se non partono da queste, infatti, i
cambiamenti legati ai nostri stili di vita saranno difficili da attuarsi, e gli sforzi
fatti da molte associazioni e volontari sensibili alle tematiche ambientali e
sociali potranno solamente avere un impatto limitato rispetto al globale.
Occorre, inoltre, mantenere sempre presente la consapevolezza che bisogna
lavorare su tempi lunghi, per dare senso all’educazione per lo sviluppo
sostenibile (ciò ce lo fa presente: la costruzione dei sistemi regionali, i
processi formativi e partecipativi, i sistemi di valutazione e di monitoraggio, il
long life learning).
È qui che si introduce il tema di cui tratterò in questo capitolo: il Programma
Nazionale e Regionale In.F.E.A.
1 Per rivoluzione noologica si intende andare a ricercare le radici profonde dei
comportamenti antiecologici, che si trovano nel’impianto concettuale della natura
occidentale; Gregory Bateson parte dal presupposto che l’inquinamento materiale ha origine
da un inquinamento mentale ed è per questo che occorre agire sulle prospettive concettuali,
specialmente sulla definizione e idea di natura, per modificare i comportamenti nei suoi
confronti e del rapporto che l’uomo ha instaurato con essa: agire dunque sulla nostra
noosfera (rinominando l’idea di natura) (Bateson, 1990).
26