Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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protrae per tutta la durata dell'esistenza, acquisendo una prospettiva educativa del long life learning, prepara l'individuo alla vita e coinvolge, direttamente e continuamente, tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre. Riprendendo dall’accordo tra i due Ministeri, gli indirizzi operativi promossi hanno portato, sotto la spinta della Commissione Nazionale Italiana (CNI) per l’UNESCO, alla realizzazione del Programma In.F.E.A. (Informazione, Formazione ed Educazione Ambientale) e alla nascita del Sistema In.F.E.A. nazionale, una rete di persone ed organismi, istituzioni e società civile che, a vario titolo, si occupavano di educazione ambientale sul territorio. L’obiettivo che ci si prefiggeva (con questo sistema) era quello di far penetrare nel tessuto sociale e istituzionale l’Educazione Ambientale, farla divenire componente organica di tutte le politiche pubbliche, quelle formative ed ambientali innanzitutto; ciò in quanto si riconosceva oramai il suo ruolo di strumento di cambiamento della società, favorendo l’integrazione delle politiche, nell’ottica della sostenibilità. Il sistema In.F.E.A. ha lo scopo di promuovere una serie di iniziative coordinate in un progetto unitario; si sviluppa come “raccoglitore” di tutte le esperienze, anche se avvenute in settori diversi o da enti diversi riguardanti l’Educazione Ambientale e alla Sostenibilità; un’altro fine è anche quello di creare anche una documentazione ricca riguardante questo tema e far accrescere la qualità dei diversi progetti, potendoli confrontare o consultare in una raccolta, a disposizione di tutti. È volto a: «rafforzare le conoscenze specifiche sulle tematiche ambientali, a favorire la crescita della sensibilità collettiva verso i temi della tutela ambientale, a promuovere cambiamenti comportamentali indirizzati verso il miglioramento della qualità dell’ambiente e favorire la 28
partecipazione dei cittadini a tutti i livelli per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile» (Danisi A., 2005: p. 86). Lo sviluppo di questo sistema a livello nazionale si è avviato attraverso i programmi triennali di tutela ambientale (PTTA) 1989/91 e 1994/96, iniziative del Ministero dell’Ambiente, con finalità di coagulare le differenti esperienze maturate sul territorio in tema di educazione ambientale, favorendo la costruzione di reti locali caratterizzate da obiettivi e linguaggi comuni. Il Sistema In.F.E.A. (acronimo di Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) a sua volta si è sviluppato sul territorio costruendo alleanze con Enti, Università, Istituti di ricerca, scuole, mondo del volontariato ed imprese. Questa compartecipazione di diversi soggetti ha consentito all’educazione ambientale di affermarsi nelle politiche di governo, a livello regionale e nazionale. Ogni Regione ha attivato il Sistema In.F.E.A, utilizzando, con i propri tempi, risorse organizzative e finanziarie. Ognuna ha redatto e attuato propri Programmi a scadenza triennale che si sono mantenuti ed evoluti progressivamente in modo coordinato sul territorio, dando continuità e sistematicità alle iniziative, e coordinando strutture che sul territorio promuovono l’educazione ambientale (CEA-Centro di Educazione Ambientale, Scuole Laboratorio e altre Strutture). Nell’aprile 2000, presso la Conferenza Stato-Regioni, è stato costituito formalmente il Tavolo tecnico INFEA Stato-Regioni che rappresenta uno strumento idoneo di verifica del Sistema Nazionale, quale integrazione dei sistemi a scala regionale e confronto tra lo Stato e le Regioni, per poter mantenere sempre uno scambio collaborativo tra le diverse realtà ed esperienze realizzare. Il Tavolo Tecnico INFEA ha redatto un Documento (“Linee di indirizzo per una nuova programmazione concertata tra lo Stato, le Regioni e le Province 29
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