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Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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complessità. Non dobbiamo <strong>di</strong>menticarci che, come <strong>di</strong>ce Michel De<br />

Montaigne, “meglio una testa ben fatta che una testa piena”, dunque è più<br />

importante formare piuttosto che in-formare (Morin, 2000). Credo sia utile<br />

“progettare” occasioni <strong>di</strong> esperienza per la sfera sociale e identitaria, nel<br />

tentativo <strong>di</strong> aiutare nel processo <strong>di</strong> crescita e formazione.<br />

Oggi nella società attuale l’educazione <strong>di</strong>venta motore della cultura e deve<br />

dunque «incrementare le competenze delle generazioni più giovani rendendole<br />

sempre più adeguate alle esigenze <strong>di</strong> una società moderna» (Farnè, 1991: p.<br />

109). Ci si rende conto però della necessità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la con<strong>di</strong>zione<br />

tra<strong>di</strong>zionale della scuola, cioè d'isolamento e la pre<strong>di</strong>sposizione a usare un<br />

insegnamento <strong>di</strong> tipo meramente cognitivo che fornisce sì un bagaglio<br />

notevole <strong>di</strong> conoscenze <strong>di</strong> tipo formale, astratto e simbolico, ma non è in grado<br />

<strong>di</strong> formare una persona attiva, responsabile e consapevole, in grado <strong>di</strong> far<br />

fronte alle sfide poste dalle attuali e future società complesse, in grado <strong>di</strong><br />

compiere scelte.<br />

In questo mondo in continua trasformazione le conoscenze sono destinate a<br />

essere consumate. Pertanto è in<strong>di</strong>spensabile formare le menti che possano<br />

<strong>di</strong>sporre «<strong>di</strong> un'attitu<strong>di</strong>ne generale a porre e trattare i problemi e <strong>di</strong> principi<br />

organizzatori che permettano <strong>di</strong> collegare i saperi e <strong>di</strong> dare loro senso»<br />

(Morin, 2000: p. 15).<br />

La scuola necessita <strong>di</strong> una vera rivoluzione metodologica nei rapporti tra<br />

teoria e pratica. Per quanto riguarda l’aspetto cognitivo occorre alimentare la<br />

pre<strong>di</strong>sposizione ad un’inter<strong>di</strong>sciplinarietà, poiché una criticità<br />

dell’insegnamento oggi sta nell’inadeguatezza dei nostri saperi, <strong>di</strong>stinti e<br />

frazionati in <strong>di</strong>scipline, alla realtà e ai problemi che si rivelano sempre più<br />

poli<strong>di</strong>sciplinari, globali e planetari (Morin, 2000). Occorre poi integrare il<br />

lavoro <strong>di</strong> conoscenza ad esperienze, in cui poter mettere in pratica questa. Se<br />

ci si pone l’obiettivo <strong>di</strong> educare alla sostenibilità si deve avere la<br />

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