Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

Vediamo qui dunque l’ampliamento di significato che è avvenuto nel concetto
“ambiente”. Dall’inizio delle considerazioni su di esso, grazie anche alle
pratiche di educazione ambientale realizzate in differenti contesti, si è
arricchito diventando un ambito interdisciplinare.
Da quando è nata l’Educazione Ambientale sono stati sperimentati molti modi
di praticarla da diversi attori (scuole, terzo settore con le Associazioni
ambientaliste e le Ong, alcuni movimenti Aree Protette, Agenzie
internazionali, Università) ed in differenti contesti e ne è emerso un panorama
altamente differenziato del modo di intenderla.
Prendendo in considerazione le differenze di approcci e metodi Giovanni
Borgarello descrive questo quadro poliedrico riconducendo le differenze di
approcci e metodi a 6 modelli principali (Angelini A. e Pizzuto P., 2007):
la ricerca d’ambiente, che prevede il contatto con la realtà esterna e
quindi la scoperta del territorio vivendo il quartiere come aula;
la didattica naturalistica, cioè la trasmissione di informazioni
riguardanti la biologia, sociologia, botanica, ecologia; la convinzione
qui più diffusa è che sia sufficiente far conoscere la natura per orientare
i comportamenti verso la sua difesa e la sua conservazione;
l’educazione ecologica, approccio interdisciplinare con una visione
sistemica e complessa della didattica naturalistica dove si integrano gli
aspetti sociali, politici, economici, storici, geografici, l’uomo è ancora
separato dalla natura;
modello etico - formativo, vuole divulgare pratiche virtuose per
l’ambiente;
modello disciplinari;
modello dialogico.
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