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Tesi di laurea - Ambiente - Regione Emilia-Romagna

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attuare una completa revisione dei curricula per rendere possibile un<br />

approccio multi<strong>di</strong>sciplinare a questi temi;<br />

<strong>di</strong>ffondere lo stu<strong>di</strong>o dello stato <strong>di</strong> salute dell’ambiente locale e<br />

regionale;<br />

<strong>di</strong>ffondere l’innovazione <strong>di</strong>dattica e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> provata efficacia.<br />

Si <strong>di</strong>mostra chiara la volontà del voler condurre e stimolare un approccio<br />

innovativo integrato e intersettoriale, nel quale a integrarsi sono le <strong>di</strong>scipline e<br />

gli strumenti (gestionali, informativi, formativi, partecipativi,<br />

responsabilizzanti) (Tamburini, 2007).<br />

Ritengo significativo soffermarmi sul punto che riguarda la revisione dei<br />

curricula, in quanto azione complessa ma necessaria che sta portando al<br />

cambiamento della <strong>di</strong>dattica e dell’organizzazione scolastica. Il curricolo,<br />

infatti, è proprio lo strumento che può consentire alla scuola <strong>di</strong> dare una<br />

risposta significativa e che permette <strong>di</strong> costruire l’orizzonte formativo entro il<br />

quale le preoccupazioni della sostenibilità si <strong>di</strong>vidono nei saperi, nei meto<strong>di</strong>,<br />

nelle attività, nei comportamenti, nelle relazioni, ecc. Si intende, con la sua ri-<br />

elaborazione, far giungere a nuove interpretazioni, sensibilità, comportamenti<br />

e competenze necessarie (Sacchi, 2009). Occorre costruire nuove “identità e<br />

capacità progettuali” che, misurandosi con le sfide e le innovazioni in atto,<br />

cerchino <strong>di</strong> orientarle verso la sostenibilità e la solidarietà, invece che verso la<br />

competizione in<strong>di</strong>viduale e la crescita illimitata.<br />

Le nuove competenze, che sarebbe necessario promuovere e coltivare, sono<br />

ad esempio <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>alogico, <strong>di</strong> ascolto, reinterpretazione, cognitivo/emotive,<br />

<strong>di</strong> me<strong>di</strong>azione, <strong>di</strong> autovalutazione e autocorrezione, ecc. Se la scuola dovesse<br />

perseverare a privilegiare l’aspetto cognitivo, in modo pressoché esclusivo,<br />

rischierebbe <strong>di</strong> non adempiere pienamente ai suoi compiti educativi: la società<br />

attuale richiede alle persone flessibilità e capacità <strong>di</strong> adeguare le conoscenze<br />

proprie in situazioni sempre nuove; la capacità dunque <strong>di</strong> essere reattivi e in<br />

grado <strong>di</strong> prendere decisioni partecipate, <strong>di</strong> essere attivi e pratici, quin<strong>di</strong> non<br />

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