scuola dottorale di diritto europeo, storia e sistemi giuridici dell ...

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Chiudono la scheda del progetto in esame la sezione dedicata al budget previsto e la tabella riportante i nominativi del personale coinvolto. Quanto al budget, la sezione indica il capitolo di bilancio sul quale dovranno gravare le risorse finanziarie, la denominazione del capitolo stesso (“spese per promozione attività giovanili”) e la quantificazione delle spese correnti per l’esercizio finanziario 2008, stimate come necessarie per il raggiungimento dei risultati attesi. In ordine ai soggetti coinvolti nel progetto, la sezione indica, oltre al ruolo professionale ricoperto nell’ambito dell’amministrazione, la quota percentuale di impegno personale da apportare nello svolgimento delle attività necessarie per perseguire l’obiettivo. Come accennato in precedenza, il piano esecutivo di gestione 2008 prende in considerazione, con riferimento al centro di responsabilità in esame, non solo i prodotti ma anche sei progetti. Tra questi, il progetto che si intende qui sottoporre a scrutinio è denominato “Progetto di riqualificazione delle frazioni”, ed è identificato con il codice 2008_PG_A511. Il progetto prevede l’analisi, lo studio e la valorizzazione urbana e sociale di alcune frazioni del comune, individuate nella sezione descrittiva della scheda del progetto stesso. Così come per la scheda di prodotto, anche per il progetto in questione sono indicate le linee strategiche di riferimento, di modo che al “binario” corrisponda la linea “Reggio Emilia città europea”, la “linea strategica” si abbini a “Reggio città di qualità” e la “politica” si identifichi nel riferimento”; la fase 3 richiede la “Selezione dei volontari, sviluppo e realizzazione dei vari servizi di leva”. 235
“Promuovere la rigenerazione delle frazioni attraverso progetti fondati sulla partecipazione sociale e culturale”. L’obiettivo del progetto è unico e coincide con la denominazione della linea strategica della politica. Abbinati all’obiettivo in discussione la scheda annovera due indicatori di risultato, di natura quantitativa, relativi al numero di progetti di riqualificazione assegnati (il cui valore previsto è di otto) ed al numero di quartieri o frazioni assoggettate ad atti di pianificazione volti a valorizzarne e sostenerne la specificità (che fa riferimento a dieci unità). Le fasi individuate per il raggiungimento dell’obiettivo sono tre e sono indicate in ordine cronologico: all’individuazione dei professionisti selezionati per la redazione dello studio di fattibilità sulle frazioni interessate (per la quale è previsto un termine iniziale fissato al 1° gennaio 2008 ed un termine finale al 15 febbraio 2008) fa seguito l’attività di conferimento dei relativi incarichi professionali (da affidare tra il 16 febbraio 2008 ed il 28 febbraio 2008) e, infine, la collaborazione tecnica del Servizio pianificazione per la definizione degli scenari progettuali (tra il 1° marzo 2008 ed il 30 giugno 2008). Come si può notare, sul progetto insistono attività di competenza di unità organizzative non afferenti al centro di responsabilità di riferimento del progetto stesso, cui corrisponde, in un’ottica di complementarità, altro specifico progetto. La scheda prevede, nell’ambito della sezione dedicata al budget, risorse finanziarie da destinare ad investimenti, gravanti sul capitolo del bilancio di previsione denominato “Progetti riqualificazione frazioni”. Il progetto si chiude con l’indicazione del personale interessato dalle relative attività e, per ciascuno del soggetti coinvolti, l’impegno personale in 236
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SCUOLA DOTTORALE DI DIRITTO EUROPEO
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INDICE Introduzione . . . . . . . .
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1.1.3. (Segue): c) il sistema di mo
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strategico l’attività programmat
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organizzazioni pubbliche. Non è un
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l’indagine, se la programmazione
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CAPITOLO I L’ATTIVITA’ DI PROGR
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scarsa prevedibilità degli eventi
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A tale ultimo riguardo, merita di e
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può ricondursi alla “pianificazi
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new public management 20 . Tale inn
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missione istituzionale. A tale scop
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andamento dell’azione amministrat
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amministrativa, per conferire razio
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coordinamento dell’azione amminis
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Riguardata come principio ispirator
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La programmazione assume, poi, il c
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espressamente dall’ambito di appl
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concreta da porre in essere per il
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Attraverso una gestione strategica
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soddisfazione del cittadino-utente
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ichieste degli stakeholders 100 . I
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mandato istituzionale. Essa possied
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In questo senso, la visione rispecc
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Per un verso, essa implica necessar
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Il principio di buon andamento dell
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attività stesse 135 . Sicché, è
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aggiungimento (input) 140 , indican
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possibile e con il massimo rendimen
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Di seguito, le due coppie di concet
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Nelle pagine che seguono, dopo aver
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metodologia, il ciclo di programmaz
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In materia, non sembra superfluo no
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di gestione, ecc.). La programmazio
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Il principio di distinzione tra pol
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distinzione tra le funzioni di indi
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fiduciaria che, determinando un rap
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A questa situazione anomala ha post
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letta alla luce del d.lgs. n. 150/2
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L’atto di cui si discute deve ess
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La direttiva annuale - che, in osse
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coerenti con la sua missione”. In
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precludere ai dirigenti lo svolgime
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impiegate dalla pubblica amministra
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dell’amministrazione, si articola
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principali elementi di carattere po
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processo di programmazione strategi
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azionalizzazione del processo integ
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c) aggiornamento della proposta di
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Le considerazioni svolte in relazio
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4.3. Pianificazione, programmazione
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“programmazione” non solo per d
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provincia al Consiglio. Nel rispett
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Come si può notare, il documento d
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l’organo esecutivo dell’ente lo
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In questo senso, il Peg costituisce
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assegnando, appunto, ai dirigenti l
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termini quali-quantitativi, i progr
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aree di attività si riferiscono, i
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Il piano strategico delle universit
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L’elaborazione delle specifiche a
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con lo scopo generale di “rompere
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la corretta “gestione della perfo
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Quanto al secondo aspetto, l’esam
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BIBLIOGRAFIA M. AGNOLI, L’efficie
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G. BERTI, La pubblica amministrazio
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S. CASSESE, Il rapporto tra politic
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G. CORSO, G. FARES, Quale spoils sy
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B. DENTE, N. PIRAINO, La parabola d
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M.S. GIANNINI, Premessa, in G. AMAT
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A. LIPPI, M. MORISI, Scienza dell
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L. MERCATI, voce Buon andamento, in
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D. OSBORNE, T. GAEBLER, Dirigere e
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R. RESTA, L’onere di buona ammini
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N. SPERANZA, Il principio di buon a
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A. ZITO, Il risultato nella teoria
show all

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