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Bilancio Sociale 2009

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Tutto ciò premesso, è quindi possibile definire una “persona senza dimora” come un soggettoin stato di povertà materiale ed immateriale, portatore di un disagio complesso,mutevole e pluriforme. È necessario non confondere i senza tetto con i senza dimora.Con il termine “senza tetto” si fa riferimento alla mancanza di una casa, intesa nel sensofisico del termine. Per “senza dimora” s’intende invece la mancanza di un ambiente divita ovvero un ambiente per la propria identità personale.In Italia sono stati fino ad ora svolti solo tre tentativi di rilevazione sistematica e statisticamentesignificativa del fenomeno. Il metodo utilizzato da tutte e tre le rilevazioniè stato quello di basarsi sui luoghi pubblici conosciuti (Known Public Places Method),cioè luoghi identificati come “probabile” rifugio notturno per i senza dimora. In nessunacittà è stato effettuato un censimento completo dei senza dimora sull’intero territoriourbano.Il primo studio è stato condotto dalla “Commissione di Indagine sull’esclusione sociale”(Dipartimento degli Affari Sociali e Presidenza del Consiglio) e dalla Fondazione Zancandi Padova. Nell’“Indagine sulle persone senza dimora” (Saraceno, 2002) sono stati inclusisolo coloro che nella notte della rilevazione (14 Marzo 2000) si trovavano in strada, neiparchi o in strutture a bassa soglia, cioè dormitori che offrono per brevi periodi un lettoe una doccia (campione di 2.668 persone). I ricercatori sono comunque giunti a stimarein 17.000 circa le persone senza dimora presenti in Italia, concentrate nei comuni di dimensionipiù grandi.La seconda ricerca ha, invece, tenuto conto delle analisi fatte in alcune province italiane,stimando un numero che si aggira intorno ai 50-60mila casi. Infine, nel 2005 anche laBanca d’Italia ha elaborato una previsione, calcolando 180mila persone in tutto. Rispettoalle altre stime, quest’ultimo dato sembrerebbe compatibile con la regola empirica cheaccomuna tutte le città occidentali. In tutte le grandi metropoli, infatti, il numero dei senzafissa dimora – intese come persone che vivono per strada senza un riparo che possa esseredefinito soluzione abitativa e/o persone in emergenza abitativa, cioè accolte in centri diaccoglienza notturna – corrisponde, rispetto al numero di abitanti residenti al 0,3%.Secondo la FIOPSD è presumibile che attualmente il numero di casi che più si avvicinaalla realtà sia pari a 90-100mila casi in Italia. A livello europeo, secondo uno studio dellaEuropean Federation of National Organisations Working with the Homeless (Feantsa), sistima che nei 27 paesi membri i senza fissa dimora siano 2,7 milioni.L’indagine nazionale più approfondita e cioè quella effettuata dalla Fondazione Zancan,ha evidenziato le seguenti caratteristiche dei senza dimora in Italia. I senza dimora sonoprevalentemente maschi (80%), relativamente giovani (quasi il 70% ha meno di 48 anni),quasi in ugual misura italiani e stranieri. L’analisi in base alla nazionalità sottolinea che:gli italiani hanno un’età media di 45,5 anni, mentre gli stranieri hanno un’età inferiore di11 anni (34,1). Le motivazioni per le quali si finisce in strada sono diverse: nel caso degliitaliani si tratta di un fallimento in età lavorativa relativamente matura; mentre nel casodegli stranieri la condizione di senza dimora è legata ad un percorso migratorio.2INCLUSIONE SOCIALE2.8 INCLUSIONE SOCIALE | PERSONE E FAMIGLIE SENZA DIMORA 139

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