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Bilancio Sociale 2009

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tipologia di utenza, in cui prevale maggiormente la componente sanitaria, comporta unimpegno particolare da parte dei gestori delle strutture sociali. Le diverse difficoltà rilevatenel corso dell’anno dovrebbero farci riflettere rispetto alle nuove esigenze di questeparticolari categorie di utenti e sul fatto, che le strutture che li accolgono non possonoessere strutture gestite solo dal settore sociale.Casa Margareth (accoglienza di sole ospiti donne):l’utenza accolta nel <strong>2009</strong> è stata maggiore rispetto all’anno precedente (85 donne rispettoalle 78 accolte nel 2008), mentre le presenze sono rimaste praticamente stabili.In generale, come anche nel caso della struttura nominata in precedenza, si segnala unaumento di ospiti con scarsissime risorse/capacità/potenzialità per ambire ad un reinserimentosociale e per le quali la struttura diventa un luogo dove “arenarsi”. Esse necessitanodi particolari cure e attenzioni e quindi di una presenza costante da parte deglioperatori. In particolare ci si riferisce a quelle utenti che soffrono di patologie croniche edevono recarsi molto spesso in ospedale o dal proprio medico. Per molte utenti anziane,inoltre, anche se solo parzialmente autosufficienti, spesso non vi sono per vari motivi ipresupposti per la casa di riposo.Settore albergo per lavoratori Casa Migrantes (accoglienza di uomini e donne lavoratori/lavoratricistranieri/e):è da evidenziare un netto calo sia delle presenze (18.394 nel 2008) che del numero diospiti (82 nel 2008) rispetto all’anno 2008 riconducibile alla crisi del mercato del lavoroche ha investito anche la nostra Provincia. Infatti, possono essere accolti presso il settorealbergo di Casa Migrantes solo lavoratori autonomi, lavoratori in possesso di un contrattodi lavoro subordinato o interinale e persone che risultano disoccupate da meno didue mesi.Per quanto riguarda la struttura Emergenza profughi in transito presso il Conte Fornisi rileva un calo sia dell’utenza (erano 171 gli ospiti del 2008) sia delle presenze (erano6.811 nel 2008) con una presenza media per ospite di 42 giorni, mentre per il centrodi accoglienza per richiedenti asilo Ex-Gorio la situazione è da considerarsi invariata rispettoall’anno precedente. In linea di massima si può sostenere che da aprile <strong>2009</strong> siriscontra un sensibile calo di affluenza di richiedenti asilo sia in Italia sia nei nostri centri,forse dovuto anche al fatto che da quando per l’ordinamento giuridico italiano l’essereclandestino è considerato un reato, le persone preferiscono orientarsi verso altri paesidell’UE. Inoltre, molti richiedenti asilo che arrivano sul nostro territorio vengono oradeviati subito verso i Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) sparsi in Italia.Ostello di prima accoglienza (accoglienza di breve periodo di ospiti maschili e femminili):gli ingressi nel <strong>2009</strong> sono stati 257 (168 uomini, 89 donne), dato pressoché invariatorispetto al 2008. Per quanto riguarda gli uomini, sono state rilevate 24 nazionalità, conl’area del Magreb che con quasi il 54% determina oltre la metà degli ingressi, in aumentorispetto al 47% del 2008 e confermando il dato del 2007. Vi è una leggera flessione delnumero di persone provenienti dall’area asiatica (prevalentemente Afghanistan) che siattesta al 33% rispetto al 37% del 2008. La ripartizione in classi di età degli ospiti maschiliripropone con leggere variazioni quella del 2008, confermando quindi la fascia diospiti di età compresa fra i 26 e i 45 anni come la più rappresentativa (60%). Da rilevare2INCLUSIONE SOCIALE2.8 INCLUSIONE SOCIALE | CENTRI DI ACCOGLIENZA 143

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