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Bilancio Sociale 2009

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IntercultAnche Intercult è un progetto che cura la tematica delle seconde generazioni di immigraticon l’obiettivo di facilitare la loro integrazione sociale nel tessuto cittadino. In seno alprogetto, che ha visto coinvolti circa 160 ragazzi/e di cui 118 stranieri, sono state realizzatediverse iniziative: cena interculturale, Kastanienparty, spettacolo di teatro, corso divideo partecipato ecc. grazie alle quali i ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscenzareciproca e di condivisione, di partecipazione attiva e di scambio culturale, ma anchel’occasione per venire a conoscenza delle associazioni che lavorano sul territorio. Il contestosociale, informale ed accogliente delle sedi delle associazioni e dei centri giovanilicoinvolti (Volontarius, VKE, Papperlapapp, Film Zelig, Donne Nissà, Jugenkultur) ha datoloro modo di potersi formare, consolidare e nuovamente allargare nell’ottica dell’aperturaverso l’altro, ma anche della valorizzazione degli elementi che caratterizzano ognunoin modo diverso (cultura, appartenenza religiosa ecc.).Svirtualizzati“Svirtualizzati” è un progetto che nasce a novembre 2008 presso il Punto d’IncontroGiovani “La Vispa Teresa” con i seguenti obiettivi:– aumentare la consapevolezza ed il senso critico dei ragazzi rispetto all’utilizzo dellenuove tecnologie (es. cellulari e internet);– rendere disponibili ai ragazzi contesti alternativi di interazione e comunicazione con pari,ricerca del divertimento, sperimentazione, messa alla prova delle proprie capacità;– facilitare i ragazzi nella promozione autonoma di attività mirate nei confronti deicoetanei, al fine di trasmettere la consapevolezza acquisita nell’ambito del progetto.2La metodologia adottata è stata quella di offrire alternative all’utilizzo di strumenti tecnologiciquali cellulari, PC, internet ecc., attraverso varie attività di gruppo svolte all’apertoche richiamassero i temi chiave trattati nel percorso di Svirtualizzati e al senso chehanno per l’esperienza di crescita personale dei ragazzi. Le attività svolte e gli argomentitrattati con il gruppo dei ragazzi (4 ragazze e 8 ragazzi) che hanno iniziato e terminatoil percorso sono stati diversi: comunicazione, fiducia e cooperazione, rischio, attività digruppo in situazioni particolari, gite, fotografia, esplorazione giochi ecc. All’inizio del percorsoe a fine <strong>2009</strong> ai ragazzi è stato somministrato un questionario dal quale è emersoche dopo questa esperienza i ragazzi si sentono maggiormente informati rispetto ai rischinell’utilizzo delle nuove tecnologie ed è inoltre aumentato il grado di rinunciabilitàdel loro utilizzo.MINORISostegno scolastico ai bambini delle scuole elementari di madre lingua tedesca abitantinel quartiere Don Bosco attraverso l’attivazione di un doposcuolaNel quartiere Don Bosco sono attivi 5 doposcuola rivolti a bambini frequentanti le scuoledi lingua italiana. Alla luce delle varie richieste e sollecitazioni ricevute da più parti(scuola tedesca, famiglie, servizi) si è ritenuto opportuno dotare il quartiere anche di undoposcuola rivolto ai ragazzi di lingua tedesca.Il doposcuola è stato avviato a cura dell’Associazione “La Strada - der Weg” che ha provvedutoa reperire i locali e gli operatori e nel <strong>2009</strong> è stato frequentato da 14 minori fra gli 8ed i 14 anni, di cui 5 in situazione di disagio sociale grave. Per valutare il beneficio trattodai bambini frequentanti il doposcuola (attivo dall’autunno <strong>2009</strong>) si dovrà attendere lafine dell’anno scolastico <strong>2009</strong>/2010.68 SERVIZIO SOCIOPEDAGOGICO | 2.4 MINORI

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