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Bilancio Sociale 2009

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della collettività, l’attenzione alle esigenze degli immigrati, l’approccio politico integrato,la prevenzione del disagio, l’analisi di possibili fenomeni sociali futuri, il miglioramentodel benessere e la messa in atto di interventi e servizi dedicati alle persone non più autosufficienti;b) l’avvio dei lavori per l’elaborazione del “Piano sociale della qualità della vita per la cittàdi Bolzano <strong>2009</strong>-2011” che va anch’esso in questa direzione;c) la normativa provinciale sull’assistenza a persone non autosufficienti (L.P. 09/2007),che impatta in due modi: da un lato, estendendo l’onere assistenziale dall’ente pubblicoalla famiglia, essa sviluppa nella comunità non solo la consapevolezza dei propri bisognie diritti, ma anche una necessaria attivazione personale per trovare privatamente soluzioni;dall’altro pone ASSB in un regime di “quasi-mercato”, in cui essa agisce sia comeregolatrice di un sistema a cui partecipano vari attori, sia come erogatrice di prestazionial pari di altri soggetti;d) i “piani di settore” che ASSB e Comune hanno adottato e che rappresentano propriamenteun processo di pianificazione sociale che modifica il ruolo di ASSB quale entegestore dei servizi sociali, trasformandola da autorità a partner della rete, con lo svolgimentodi una funzione di guida che si pone a metà “tra il dialogico e l’autoritario”;e) l’analisi di fenomeni legati al settore “Lavoro”, “Sviluppo di comunità” e alla “Violenzasugli anziani” che hanno portato l’ASSB all’elaborazione di documenti di approfondimentospecifici, strumenti che aiutano nell’analisi dei bisogni e rappresentano un momentofondamentale per la realizzazione di interventi efficaci.1L’assetto organizzativo di ASSB nel corso del <strong>2009</strong> non ha subito modifiche rispetto al2008; è rimasto quindi invariato l’organigramma che prevede al vertice il Direttore Generale,al quale fanno capo tre ripartizioni con relativi uffici e personale dirigente, e alcuniuffici di staff.¬ Assetto organizzativoAZIENDA E TERRITORIOGià nel 2008 e nel corso di tutto il <strong>2009</strong> è però iniziata una riflessione da parte dellaDirezione Generale in accordo con l’Assessorato comunale alle politiche sociali, circa lanecessità di modificare l’organizzazione in modo da renderla più focalizzata sui servizisociali e sulle loro esigenze, con una struttura amministrativa snella, in cui siano megliodistinte le funzioni strategiche, consulenziali, di indirizzo e di controllo, dalle funzionigestionali e amministrative di service agli uffici sociali.Questa riflessione, effettuata nel corso del <strong>2009</strong>, ha dato luogo ad una analisi dei puntidi forza e dei punti critici e alla ricerca di possibili soluzioni organizzative migliorative perogni ufficio.1.1 PRESENTAZIONE | ASSETTO ORGANIZZATIVO 15

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