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Bilancio Sociale 2009

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Invece di proibire e condannare modi di fare, spesso poi attuati dagli stessi adulti, AHAha utilizzato quale strumento di coinvolgimento la strategie di parlare apertamente dellatematica del consumo di alcol con i giovani: questo metodo ha dato dei frutti positivianche perché così sono stati stimolati sia la creatività che la capacità di riflessione e(auto-) osservazione degli adolescenti, aspetti importanti per una crescita “sana” e unrapporto equilibrato con l’ambiente che li circonda. Le attività svolte in seno al progettosono state:– Mostra sull’alcol AHA, 15 incontri di due ore cad. con il coinvolgimento delle scuolepubbliche (dalle terze medie alle terze superiori): gli incontri prevedevano una parteteorica ed un percorso pratico con occhiali che simulano l’effetto di una quantitàdi alcol nel sangue. All’inizio degli incontri sono stati somministrati questionari poidiscussi in gruppo. Durante la mostra si è svolta anche la degustazione di bevandeanalcoliche che vengono normalmente vendute al centro “Pippo” presso il Parco Petrarcae al Centro “Papperlapapp” a prezzi moderati (meno della metà rispetto aglialcolici). Alla mostra hanno partecipato 15 classi con una media di 20 alunni, tra i 12ed i 18 anni (in tutto ca. 300 ragazzi/e)– Festa finale AHA, dove un gruppo di 9 ragazze tra i 13 ed i 22 anni, hanno inventato epreparato una grande e diversificata scelta di spuntini vari e bevande analcoliche chesono stati serviti su una lunga tavolata dove erano a disposizione anche volantini emateriale informativo. Dietro la tavolata c’erano i cartelloni con le informazioni dellamostra sull’alcol. All’evento erano presenti ca. 60 ragazzi e ragazze, sia tedeschi cheitaliani, di età compresa tra i 13 e i 25 anni.BullidogIl progetto, che nel <strong>2009</strong> ha avuto la sua seconda annualità, nasce dalla convinzione cheattraverso un percorso di prevenzione si possa far diminuire l’incidenza ed il trend del fenomenodella prepotenza a scuola, meglio conosciuto come “bullismo”, che negli ultimianni sta assumendo un rilievo sempre maggiore tanto da promuovere l’avvio di interventiintesi a contrastarlo prima che possa dilagare e diffondersi sempre di più. Il progettoè promosso dal distretto sociale Don Bosco e vede la collaborazione dell’IntendenzaScolastica/Servizio di educazione alla Salute, della Cooperativa <strong>Sociale</strong> “gliAmicidiSari”,della Polizia Municipale, delle Scuole medie Ada Negri e degli psicologi dello sportello“Parliamone”. Gli obiettivi del progetto per il <strong>2009</strong> erano:– rilevare il trend del fenomeno della prepotenza presso la scuola Ada Negri;– riferire alla comunità scolastica (dirigenti, insegnanti, allievi e famiglie) e al territorio(distretti sociali, scuola, forze dell’ordine, comunità tutta) come si manifesta il fenomenodella prepotenza e sensibilizzarla sull’attualità e delicatezza del fenomeno;– verificare quale sia l’apporto dell’elemento animale a vantaggio di dinamiche positivedi relazione;– incidere positivamente sull’incidenza del fenomeno della prepotenza promuovendoil protagonismo degli allievi delle classi coinvolte nell’annualità precedente attraversola trasmissione delle esperienze e dei valori sedimentati dai ragazzi nel corso dellaprima annualità (peer education).2MINORIIl progetto nel suo complesso è stato realizzato secondo quanto previsto, anche se si èsvolta minore attività assistita con l’animale rispetto allo scorso anno, bilanciata da un interventopsicologico più intensivo e mirato, dalla presenza in classe delle Forze dell’Ordine2.4 MINORI | SERVIZIO SOCIOPEDAGOGICO 65

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