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Speciale TuttoFood MilanoFocussalumi➥Segue da pag 110Un risultato, questo, che dopo averbeneficiato del brillante aumentodel pri<strong>mo</strong> semestre è stato ridimensionatodalla contenuta e fisiologicaflessione nel periodo luglio/settembre(-1,7 per cento inquant<strong>it</strong>à ma +0,7 per cento in valore).Un contributo pos<strong>it</strong>ivo alla performanceè arrivato sia dagli scambicon i partner comun<strong>it</strong>ari sia, soprattutto,da quelli con i Paesi terzi.Nonostante la difficile s<strong>it</strong>uazioneeconomica, gli invii verso gli altriPaesi della UE hanno, infatti, superatole 15.860 tonnellate (+2,3per cento) per 60,7 milioni di euro(+3,4 per cento).Molto sostenuti sono risultati gliinvii verso Francia (+8,6 per centoin quant<strong>it</strong>à e +12,2 per centoin valore), discreti quelli verso laGermania (+4,4 per cento e +4,9per cento). In difficoltà invece sonoapparse le spedizioni verso il RegnoUn<strong>it</strong>o (-1,3 per cento e -2,2 percento), e quelle verso la Spagna(-19,6 per cento per 2.844 tonnellatee -14,1 per cento per 9,3 milionidi euro), le prime penalizzatedal negativo terzo trimestre le secondedal confronto con l’eccezionale2011. Sorprendente balzo inavanti, infine, dell’export verso laGrecia che con un +19,6 per centoha visto le nostre spedizioni arrivarea 1.298 tonnellate per 3,2 milionidi euro (+9,7 per cento). Moltodinamica si è confermata la domandadei Paesi terzi: +11,4 percento per circa 7.730 tonnellatee +7,4 per cento per 19 milioni dieuro. Oltre i confini della UE si sonomantenute vivaci le esportazioniverso la Croazia (+13,7 per centoin quant<strong>it</strong>à e +7,5 per cento invalore ) sempre sostenute dallasostenuta domanda di würstel. Discreto,ma in sensibile attenuazione,il r<strong>it</strong><strong>mo</strong> evidenziato dalle spedizioniverso gli Usa (+6,2 per cento).Buone notizie sono arrivate ancheda Giappone (+38,5 per cento) e Hong Kong (+43,6 per cento)mentre hanno registrato una flessionegli invii verso Svizzera (-16,1per cento in quant<strong>it</strong>à e -21,1 percento in valore) che sembrano averrisent<strong>it</strong>o particolarmente del venirmeno delle rest<strong>it</strong>uzioni alle esportazionioltre che delle difficoltà legateall’accesso alle catene distributive,e quelli verso il Libano (-4,8per cento).Molto buono e ancora dinamico iltrend delle esportazioni dei prosciutticotti, arrivate nel periodogennaio/settembre 2012 a superarele 9.260 tonnellate (+7,9 percento) per un valore di 61,9 milioni(+7,4 per cento). Un traguardo<strong>mo</strong>lto importante raggiunto nonsoltanto grazie alla buona performancedel pri<strong>mo</strong> semestre, ma ancheall’otti<strong>mo</strong> terzo trimestre (+7,4per cento in quant<strong>it</strong>à +9,7 per centoin valore).Nel complesso del primi 9 mesidell’anno si è mantenuta vivace ladomanda dei partner comun<strong>it</strong>ari(+6,3 per cento in quant<strong>it</strong>à e +5,3per cento in valore), ma un contributofondamentale alla cresc<strong>it</strong>adel nostro export è arrivato dai Paes<strong>it</strong>erzi (+26,3 per cento in quant<strong>it</strong>à+25 per cento in valore).All’interno del mercato unico hannoevidenziato importanti progressile prime tre piazze di riferimento:Francia (+8,6 per cento), Germania(+7 per cento) e Austria (+1,4 percento). Grazie al parziale del terzotrimestre ha chiuso con un segnopos<strong>it</strong>ivo anche il Regno Un<strong>it</strong>o(+1,1 per cento) mentre il Belgioha visto un peggioramento del precedenterisultato (-10 per cento).Fra i Paesi terzi, decisivi anche sein attenuazione, ancora gli invii versoUsa, sal<strong>it</strong>i a 319 tonnellate dalle221 dell’analogo periodo 2012(+44 per cento) per un valore di circa2 milioni di euro (+58,5 per cento).Otti<strong>mo</strong> anche il risultato maturatoverso la Svizzera (+7,8 percento in quant<strong>it</strong>à e +6,5 per centoper 2,9 milioni di euro) doveevidentemente sono stati superatii problemi commerciali che hannofrenato il nostro export nei mesiscorsi.Otti<strong>mo</strong> risultato per le pancettestagionate. Grazie alle brillanti performancedel 1° e 3° trimestre leesportazioni di questa categoriasono sal<strong>it</strong>e nel periodo gennaio/settembre a oltre 3.110 tonnellate(+17,1 per cento) per 22,3 milionidi euro (+12,5 per cento).Ancora vivaci gli invii verso la UE,cresciuti del 23,6 per cento inquant<strong>it</strong>à e del 17,3 per cento in valore,nonostante la flessione delladomanda comun<strong>it</strong>aria nel 3° trimestre.All’interno del mercato unicodeterminate è stata l’Austria cheha visto gli arrivi di pancette salirea 482 tonnellate dalle 25 dellostesso periodo del 2011 per unvalore di 2,5 milioni di euro. Escludendoquesto paese, il risultato sisarebbe mantenuto comunque pos<strong>it</strong>ivo(+1,7 per cento in quant<strong>it</strong>à e+2,7 per cento in valore) grazie allabuona domanda della Germania(+9,8 per cento) in grado di controbilanciarela lieve flessioni dellaFrancia (-0,1 per cento) e quel-<strong>Foodmeat</strong> 112 maggio 2013

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