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La composizione chimica del protoplasma;

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45Lo scheletro nucleare;L’actina è un’elevata costituente <strong>del</strong> nucleo (il 16 % <strong>del</strong>le proteine totali) e questo suggerisce cheall’interno <strong>del</strong> nucleo esista una struttura simile a quella <strong>del</strong> citoscheletro.L’actina è l’unica struttura filamentosa visibile <strong>del</strong>lo scheletro nucleare; circa il 40 % <strong>del</strong> totale è informa polimerica (a costituire le fibre), il resto è in forma monomerica. Come nel citoplasma l’actinadi tipo G è mantenuta in forma monomerica da un polipeptide alla quale è legata.<strong>La</strong> cromatina ed i cromosomi;Osservando il nucleo si possono notare <strong>del</strong>le zone più o meno elettrondense (eurocromatina) e <strong>del</strong>lezone più o meno colorabili con coloranti basici (eterocromatina).A risoluzione più elevata ambedue i tipi di cromatina risultano costituiti da fibre di materialeimpaccato ed irregolare con inframmezzate <strong>del</strong>le zone di materiale amorfo chiamato carioplasma.Le fibre di cromatina sono le strutture che contengono il DNA e corrispondono ai cromosomi chesono visibili, nella loro forma condensata, durante le fasi <strong>del</strong>la divisione cellulare.L’esame al microscopio elettronico ad alta risoluzione <strong>del</strong>le singole fibre ha dimostrato che esse sonocostituite da singole strutture globulari di 10 nm. di diametro impaccate in sequenze lineari.L’eterocromatina corrisponde a fibre cromatiniche fortemente spiralizzate e geneticamente inattive almomento <strong>del</strong>l’osservazione; si distinguono due tipi di eterocromatina:a ) l’eterocromatina costitutiva che rimane in forma condensata in ogni cellulab ) l’eterocromatina facoltativa che può invece trasformarsi in eurocromatina in certi tipi di celluleo a seconda degli stadi funzionali.Un esempio di eterocromatina costitutiva è quella <strong>del</strong>la regione <strong>del</strong> centromero dei cromosomi.Poco prima di dividersi le cellule condensano la cromatina in strutture a bastoncello fortementecolorabili chiamate cromosomi.Negli organismi superiori il corredo cromosomico è diploide e questo vale a dire che ogni cellulaprima di replicarsi possiede due coppie di ciascun cromosoma, uno di origine paterna e l’altro diorigine materna.I cromosomi di identica morfologia vengono detti omologhi. Ogni specie possiede un numero bendefinito di cromosomi, nell’uomo ve ne sono 46, di questi 22 coppie di omologhi vengono chiamatiautosomi. Esiste inoltre una coppia di cromosomi X nella femmina ed una coppia XY nel maschiodefiniti cromosomi sessuali o eterocromosomi.Ciascuno dei cromosomi è in realtà doppio ed è costituito da due lunghe fibre spiralizzate dicromatina esattamente identiche chiamate cromatidi. Ciascun cromatide possiede la serie completa<strong>del</strong>le informazioni genetiche di quel particolare cromosoma.Al momento <strong>del</strong>la divisione cellulare i due cromatidi sono uniti in un punto chiamato centromero chedivide i due cromatidi in due bracci.In base alla posizione <strong>del</strong> centromero i cromosomi si definiscono:- metacentrici: se il centromero è in mezzo- acrocentrici: quando è ad un estremità- telocentrici: quando il centromero è in uno dei segmenti distali <strong>del</strong> cromosoma

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